Truffa del secolo da 7 miliardi di euro, preso con le mani nel sacco il “Madoff cinese”

Ha attratto i risparmi di 900mila ingenui investitori promettendo rendite fino al 14,6%, faceva vestire con abiti di lusso i suoi dipendenti, ma a guadagnare erano solo il capo della finanziaria Ezubao e l’amante. …

Ha attratto i risparmi di 900mila ingenui investitori promettendo rendite fino al 14,6%, faceva vestire con abiti di lusso i suoi dipendenti, ma a guadagnare erano solo il capo della finanziaria Ezubao e l’amante.

Potrebbe essere una delle truffe finanziarie più grandi della storia, rispetto alla quale anche la vicenda che ha portato in carcere negli Usa Bernard Madoff sembra impallidire. A metterla in atto la società cinese Ezubao, che avrebbe raggirato 900mila investitori della Repubblica popolare, per un valore di qualcosa come 7 miliardi di euro.

La televisione presentava l’investimento in Ezubao come sicuro, con un rendimento fino al 14,6 per cento “garantito”. E così tanti cinesi, che oggi hanno una maggiore disponibilità di denaro d’un tempo, hanno affidato a quella società risparmi di una vita. E’ il caso di Wang Dehong, una madre di famiglia, che ha piazzato 180mila yuan (24.500 euro) nei prodotti finanziari di questa compagnia. Ogni mese riceveva sul suo smartphone messaggi sullo stato del suo credito, che generava il 12,8 per cento d’interesse annuo. Finché, a dicembre, da un giorno all’altro, i messaggi sono finiti. La televisione di Stato Cctv, questa settimana, ha mandato in onda le “confessioni” di 21 funzionari legati a Ezubao: avevano messo in campo il più classico degli schemi Ponzi, una struttura piramidale in cui solo la punta della piramide guadagna e la base ha soltanto da perdere.

A finire sul banco degli imputati, però, non saranno solo i creatori di Ezubao, ma anche la mancanza di regolamentazione nel settore finanziario e la credulità degli investitori, abbagliati da ricchi rendimenti tra il 9 e il 14,6 per cento, quando una banca normalmente applica interessi dell’1,5 per cento. Contribuivano a creare la fiducia in Ezubao anche il modo in cui i dipendenti della società si presentavano. Le segretarie erano perennemente vestite con abiti Louis Vuitton, Gucci, Chanel. “Tutto sembrava credibilissimo, rispetto ad altre società d’investimento che avevo visto”, sostiene Wang, che ha un figlio di cinque anni e che è stata rovinata dalla truffa. Naturalmente chi aveva ideato lo schema navigava nel lusso. Ding Ning (nella foto), presidente della società madre e soprannominato “il Madoff cinese”, usava i risparmi degli investitori per riempire di ricchezze la sua amante, Zhang Min, che a sua volta era una manager della società e ne era pure il volto televisivo, rassicurante e ottimista. Lo stesso volto che, nella confessione, spargeva copiose lacrime. E questa volta, altro che anelli in diamante rosa e abiti griffati, è apparsa in televisione con la divisa arancione dei detenuti.

Ezubao aveva la sua base nella provincia di Anhui. Quando i suoi dirigenti hanno sentito la terra mancare sotto i loro piedi, hanno pensato bene d’interrare in montagna i documenti che dimostravano la truffa. La polizia ci ha messo 20 ore per scavare e tirarli fuori.

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1 commento

  1.   

    Il malaffare è ubiquitario come i germi!!!