L’istituto di Francoforte guidato da Mario Draghi unica leva per l’economia europea in crisi, nonostante l’ottimismo dei poteri forti.
La Banca Centrale Europea sarebbe pronta ad iniettare nuova liquidità nel sistema. Ne sono convinti gli analisti di Robobank che, in una nota odierna, scrivono: “Crediamo che, nel corso della riunione di dicembre, la Bce opterà per un aumento del QE sia nella durata sia nelle dimensioni”. Secondo gli analisti della banca olandese, alla base della decisione dell’istituto di Francoforte ci sarebbe un obiettivo principale, quello di “indebolire ulteriormente la moneta unica” per ridare slancio ad un’economia che appare sempre più spenta. Poche invece le possibilità che l’istituto di Francoforte opti per un altro taglio dei tassi.
Come hanno d’altronde confermato gli economisti di Bank of America Merrill Lynch, l'”economia europea sta traballando”. La raffica di dati macro poco confortanti arrivati dalla Germania confermano che le cose non stanno andando per il verso giusto. Lo stesso Benoît Cœuré, membro della Bce, ha riconosciuto nel corso di un’intervista alla Cnbc che ci sono “rischi al ribasso per l’economia europea”.
Cœuré ha inoltre confermato che, per ridare slancio all’economia dell’eurozona, sono necessarie più riforme: “La Bce non crea posti di lavoro, questo è un compito dei governi, che sono chiamati a realizzare riforme fiscali in grado di aumentare la fiducia degli imprenditori”.