La candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, e i suoi sostenitori, hanno già speso 89 milioni di dollari in spot televisivi. La cifra comprende “solo” i passaggi dalla sua nomina ufficiale ad oggi, ovvero dalla Convention di Filadelfia del 27 luglio scorso. A fornire le cifre è uno studio condotto dalla Nbc, secondo il quale 52 milioni sono usciti direttamente dalle tasche di Hillary, mentre i restanti 37 sono donazioni dei suoi supporters.
Un divario enorme, rispetto agli 8,2 milioni di dollari spesi dal rivale repubblicano, Donald Trump. Somma interamente pagata dai sostenitori del magnate, non perché Trump snobbi del tutto il piccolo schermo per i suoi messaggi elettorali, ma per scelta politica: il candidato dell’elefantino preferisce il web come mezzo di comunicazione di massa. Tant’è vero che le stime dicono che la copertura online e le menzioni ricevute finora dal repubblicano sono paragonabili a circa 2 miliardi di dollari di pubblicità tv, con punte che potrebbero toccare fino a 5 miliardi prima delle urne a novembre.
Un dato che ha fatto scattare l’allarme nel quartier generale della Clinton, che sta cercando di ridurre il gap dal suo competitor con 72 milioni di menzioni ricevuto a luglio sui social media.