(WSC) NEW YORK – Nel mercato immobiliare, la Fed – che mai prima d’ora era intervenuta con tale veemenza per risollevare le sorti dell’economia e dei mercati – farà terra bruciata della deflazione. Nel farlo, tuttavia, corre il rischio serio di alimentare una nuova bolla immobiliare, la più grande di tutte le bolle. Dodici anni dopo la crisi subprime, la scarsità della domanda unita ai prezzi elevati potrebbero scatenare il caos.
Il bilancio della Fed è su livelli monstre dopo essere cresciuto a 7mila miliardi di dollari questa settimana. Soltanto tre mesi fa ne valeva 4mila di miliardi. La massa di liquidità iniettata nel sistema dalle banche centrali tramite stimoli monetari è senza precedenti.
Aiuti maggiori rispetto alla contrazione dell’economia
Gli aiuti monetari concessi supereranno di entità anche la contrazione del Pil (vedi grafico citato dal giornalista finanziario del quotidiano tedesco Welt, Holger Zschäpitz, su Twitter). Una volta passata anche questa crisi, che ha provocato la recessione globale più grave dal Dopoguerra, Jay Powell passerà alla storia.
Hey guys, don’t miss our @welt podcast. We discuss disconnect between where stocks are valued & where economic activity really is. The amount of stimulus which CenBanks & govts throw at this crisis is going to be much larger than economic slump. MUST HEAR! https://t.co/UDwLRJ2MNQ pic.twitter.com/yah63Ko0Hp
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) May 23, 2020
Il ritmo forsennato e la quantità storica delle acquisizioni della Federal Reserve hanno già superato la rapidità e la potenza dell’intervento della Fed del 2008. Gli acquisti della Fed si fanno particolarmente pronunciati nel mercato immobiliare. 1.860 miliardi di dollari di bilancio sui 7mila totali, sono titoli garantiti da un’ipoteca.
Due mesi fa, erano 1.380 miliardi. Si tratta di un salvataggio di 500 milioni di dollari dedicati esclusivamente al mercato del mattone. Che costituisce un serio pericolo di formazione di bolla immobiliare.
Fed calpesta senza esitazioni deflazione del debito
La Fed, l’istituto centrale più potente al mondo, può permettersi di fare tutto ciò perché l’intento è quello di salvare l’economia Usa e quindi indirettamente anche quella mondiale. Tuttavia per farlo Powell e soci stanno percorrendo senza esitazioni la strada della deflazione del debito.
L’intervento importante della Fed nel mercato immobiliare indica che la banca è molto preoccupata per la spirale deflazionistica del mercato dei titoli garantiti da ipoteca (MBS). Un fenomeno di deflazione del debito si verifica quando il calo dei prezzi fa crescere il valore reale dei debiti. Ciò accade perché l’importo in dollari del capitale e degli interessi viene pagato in dollari. I mutuatari devono lavorare di più per averli. Ma con un dollaro più forte possono anche comprare più cose.
Si potrebbe pensare al piano in atto come a un salvataggio delle banche. Ma non è proprio così, dal momento che i tassi d’interesse più bassi vanno a beneficio dei proprietari di case che hanno acceso un mutuo per comprare casa, e non delle banche. Le quali subiscono invece le conseguenze a livello di redditi e margini.
La Fed aiuta i cittadini risparmiando loro il pagamento di interessi più alti in futuro su mutui a interesse variabile. Segnala alle banche che titoli derivati come gli MBS (solitamente rischiosi) sono strumenti sicuri, al pari di titoli di Stato Usa. Così le margin call (le richieste di restituzione al margine del capitale prestato) aumentano di livello.
In un intervento video recente il giornalista economico dell’emittente CNBC Steve Liesman ha citato le dichiarazioni allarmate dell’associazione delle banche che concedono mutui in Usa, la MBA, sulla situazione problematica che si è venuta a creare per via dell’acquisto di titoli MBS da parte della Fed. Alcuni analisti hanno avvertito che le iniziative straordinarie delle autorità monetarie hanno causato un’inflazione eccessiva negli asset rischiosi – come i titoli azionari – e nel mercato immobiliare.
Per via delle manovre espansive della Fed “le margin call sugli istituti che concedono mutui hanno raggiunto livelli senza precedenti”. Questo “erode in maniera drastica il loro capitale operativo” e la loro capacità di operare, aumentando le chance di insolvibilità.
Se si vuole evitare uno scenario di bolla immobiliare, il settore del mattone deve sperare che la Fed non faccia passi falsi. Visto che il mercato è diventato completamente dipendente dalle sue azioni.