Duplice alert a Wall Street: sindrome del Titanic e presagio dell’Hindenburg

Per la prima volta da diversi mesi il Nasdaq è nei guai. Per lo meno lo è se ci si basa sui modelli di analisi tecnica, che non a caso prendono il nome da due storici disastri annunciati. Un paio di pattern allarmanti si sono formati allo stesso tempo nell’indice di riferimento dei tecnologici di Wall Street.

Il duplice andamento anomalo potrebbe segnalare che la corsa del mercato azionario, alimentata da un’auspicata distensione nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, potrebbe essere al capolinea. O almeno, nella migliore delle ipotesi, che Wall Street è destinata a rallentare il passo.

Sono due gli alert lanciati dai graficisti del popolare blog SentimentTrader. Gli analisti fanno notare che per la prima volta nel giro di mesi, mercoledì il paniere composito del Nasdaq si è ritrovato in una situazione che ha fatto suonare due campanelli d’allarme in contemporanea: il “Presagio dell’Hindenburg” e la “Sindrome del Titanic”.

Allarmi precisi permettono di giocare d’anticipo a Wall Street

I due spauracchi che si aggirano a Wall Street prendono il loro nome da due disastri storici. Uno dall’esplosione del dirigibile tedesco Hindenburg del 6 maggio del 1937, in cui persero la vita 36 persone. L’altro dal naufragio dei passeggeri del transatlantico britannico Titanic dopo la collisione contro un iceberg il 15 aprile 1912.

Il primo è stato ideato dall’analista Jim Miekka per pronosticare un crash di mercato nel 2010. Il secondo, quando si verifica, tende ad anticipare anch’esso un calo improvviso di un indice di Borsa. Dopo la sindrome del Titanic, secondo i dettami dell’analisi tecnica, gli indici sono destinati a perdere almeno il 10% rispetto ai massimi dell’ultima fase.

Si tratta in entrambi i casi di segnali di avvertimento ritenuti molto precisi. Sono in grado di individuare una serie di picchi massimi e minimi abbastanza in anticipo da poter permettere di modellare le proprie strategie di trading di conseguenza. Decisioni da prendere anche alla luce dei prezzi di Borsa estremamente elevati a Wall Street.