Sebbene quasi la metà degli investitori mondiali siano pessimisti sulle prospettive del mercato azionario nel 2020, secondo Citigroup l’anno sarà “migliore di quanto molti si aspettino”. Lo ha scritto la divisione privata della banca nel suo outlook per l’anno prossimo, intitolato “Staying Positive in a Negative (Yielding) World“.
Gli analisti della banca non sono convinti che una recessione sia imminente. “Il punto di vista di molti clienti benestanti che incontro in questi giorni è quello in un mondo angosciato dalle incertezze politiche e dalle tensioni commerciali”, dice in un’intervista a Bloomberg David Bailin, il chief investment officer della banca privata.
Questa sensazione e nervosismo sono diffusi, tuttavia quando si studia lo stato dell’economia si scopre che le cose non stanno affatto così e che “i fatti sono completamente diversi dalla realtà“.
Bailin spera che l’analisi da lui pubblicata aiuterà i clienti a rimanere completamente investito nell’azionario. Ed evitare “la paura e la paralisi” che ha portato molti a perdere il rimbalzo delle Borse di quest’anno. Da un’indagine condotta a novembre da UBS Global Wealth Management è emerso che tra gli oltre 3.400 intervistati a livello mondiale, ognuno dei quali aveva più di 1 milione di dollari investiti in attività finanziarie, la liquidità rappresentava in media il 25% dei portafogli.
“Azionario rimarrà solido”, si guardi a orizzonte temporale lungo
Ma una tale proporzione di cash, per lo meno secondo gli strategist di Citigroup, è ingiustificata. Le spese al consumo rimarranno sostenute negli Stati Uniti e un tasso di risparmio elevato tra gli americani che un outlook più roseo di Bailin.
“I gruppi di beni al consumo e industriali si aspettavano una recessione che però non si è mai verificata”. “Tra il consumatore che rimane ottimista e la Federal Reserve e le altre banche centrali che restano accomodanti, si è riscontrato un certo successo” finora lato Borse.
La banca prevede che l’espansione dei mercati azionari continuerà. La previsione è per un incremento dei profitti societari delle imprese del 7% o più rispetto ai livelli attuali. Salvo nel caso di un’escalation della guerra commerciale.
Citigroup prevede anche un rendimento di circa il 7% per le Borse degli Stati Uniti e anche all’estero. Un mercato su cui gli analisti sono invece pessimisti è quello obbligazionario.
“Negli Stati Uniti, diamo per scontato un rendimento positivo dei Bond, ma a un certo momento quest’anno – sottolinea Bailin – c’erano circa 18mila miliardi di dollari di debito globale a rendimento negativo“. La banca non vede alcun motivo perché i clienti detengano obbligazioni quando l’unico lato positivo è l’apprezzamento del capitale.
Guerra commerciale, clienti Citigroup anticipano una tregua
Gli analisti di Citigroup suggeriscono dunque di scambiare alcune partecipazioni obbligazionarie con delle azioni precise. Ossia quelle con una lunga storia di utili positivi e di crescita dei dividendi. Certi clienti privati di Citigroup stanno già facendo scommesse importanti su un miglioramento ulteriore dell’andamento dei mercati più rischiosi, fa sapere Bailin.
“I nostri clienti asiatici, per esempio, hanno acquistato titoli asiatici. Il che, secondo me, è l’anticipazione di un accordo commerciale” tra Cina e Stati Uniti.
Il rapporto dell’istituto americano avverte inoltre gli investitori a guardare ben oltre il 2020. Il riferimento è a quelle che lo strategist definisce “tendenze inarrestabili” che si dispiegheranno indipendentemente dall’andamento dell’economia. Queste includono le opportunità da cogliere in aziende leader le cui soluzioni proteggono dalle minacce alla sicurezza informatica. Oppure quelle che dispongono di tecnologie finanziarie innovative, o ancora quelle che saranno protagoniste della transizione verso le energie rinnovabili.