Bce, continua la politica monetaria ‘tossica’ di sperperare denaro con il QE (oltre il 2017)

I tassi d’interesse nell’Eurozona resteranno ai livelli attuali, o inferiori, “per un prolungato periodo di tempo” e il quantitative easing, cioè l’acquisto di debito da parte della Bce, …

I tassi d’interesse nell’Eurozona resteranno ai livelli attuali, o inferiori, “per un prolungato periodo di tempo” e il quantitative easing, cioè l’acquisto di debito da parte della Bce, continuerà “sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario”. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, allontanando i timori di una stretta con l’inflazione nell’Eurozona risalita all’1,8%.

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“Di recente l’inflazione complessiva è aumentata, in larga misura sulla scorta di effetti base dei prezzi dell’energia, ma le pressioni sull’inflazione di fondo restano contenute”. La Bce nota che l’inflazione al netto di alimentari ed energia, 0,9% a dicembre per l’Eurozona, “non ha evidenziato segnali convincenti di una tendenza al rialzo”. Per la crescita “è atteso un ulteriore consolidamento” ma i rischi “restano orientati al ribasso” secondo l’Eurotower.

“I rischi al ribasso per le prospettive degli investimenti delle aziende riguardano i fattori geopolitici, ivi comprese le incertezze legate all’uscita del Regno Unito dall’UE e alle politiche commerciali degli Stati Uniti“. (Ansa)

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BoE: tassi e QE fermi, alza stime crescita ma tollera meno inflazione

La Banca centrale inglese si aspetta che la Gran Bretagna nei prossimi anni cresca piu’ velocemente di quanto inizialmente previsto, anche se la minaccia della Brexit continua a gettare ombre sull’outlook economico.

Il Comitato di politica monetaria ha deciso di lasciare invariato il programma di allentamento quantitativo a 435 mld gbp, il bank rate allo 0,25% e gli acquisti di corporate bond fino a 10 mld gbp. Tutti e nove i membri dell’Mpc hanno votato a favore del mantenimento dello status quo. Sul fronte delle stime, la BoE ha alzato la previsione di crescita del Pil 2017 dall’1,4% al 2%, quella del 2018 dall’1,5% all’1,6% e quella del 2019 dall’1,6% all’1,7%.

Per quanto riguarda invece l’inflazione, l’Istituto si aspetta che i prezzi restino ben al di sopra del target del 2% nei prossimi anni, in particolare al 2,7% nel 1* trimestre del 2018, per poi calare al 2,6% nel 2019 e al 2,4% a inizio 2020. I banchieri sono pronti a chiudere un occhio sul superamento dell’obiettivo di inflazione del 2%, ma dalle minute della riunione emerge che il livello di tolleranza ha dei limiti.

La BoE e’ quindi pronta ad alzare i tassi se la performance dell’economia dovesse superare le aspettative. Dai verbali emerge inoltre che, sebbene tutti e nove i membri dell’Mpc abbiano votato a favore dello status quo, per alcuni banchieri le motivazioni per un rialzo dei tassi si stanno rafforzando. (MF-DJ NEW)

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