Borsa, banche italiane nel mirino. Mps -14,6% nonostante divieto short

Si conclude all’insegna del rimbalzo la giornata finanziaria delle piazze europee, sostenute dalle notizie giunte dalla Cina, che hanno alimentato le attese di nuovi stimoli all’economia. A dare …

Si conclude all’insegna del rimbalzo la giornata finanziaria delle piazze europee, sostenute dalle notizie giunte dalla Cina, che hanno alimentato le attese di nuovi stimoli all’economia. A dare linfa alle azioni ha contribuito anche la risalita dei prezzi del greggio, scivolato ieri ai minimi dal 2003, sugli aumentati timori per un eccesso di fornitura alla luce del ritorno dell’Iran sul mercato. Un sostegno al rimbalzo, è giunto nel pomeriggio da Wall Street, tornata oggi agli scambi dopo il lungo weekend.  Sullo sfondo resta tuttavia il nervosismo per le nuove e pesanti vendite sul comparto bancario, alla luce del faro della BCE sui crediti deteriorati, benché l’Eurotower abbia chiarito che si tratta di richieste standard. Nel mirino resta MPS, nonostante la decisione di Consob di bloccare le vendite allo scoperto fino ad oggi.  L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,07%, in attesa del meeting della BCE, in settimana, sui tassi UE. Intanto, i prezzi al consumo dell’Eurozona sono stati confermati in crescita dello 0,2%, dunque ben al di sotto del target della BCE del 2%. In forte calo, ma meno delle attese degli analisti, lo Zew tedesco.  Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,29%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno e segna un +0,41%.  Scende lo spread, attestandosi a 101 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell’1,56%.  Tra i listini europei, in luce Francoforte, con un ampio progresso dell’1,41%; effervescente Londra, con un progresso dell’1,60%. Incandescente Parigi, che vanta un incisivo incremento dell’1,93%. Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dello 0,90% sul FTSE MIB.  Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,03 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,76 miliardi della seduta precedente; mentre i contratti si sono attestati a 336.503, rispetto ai 316.632 precedenti.  Tra i 229 titoli scambiati sul listino milanese, 133 azioni hanno chiuso la seduta odierna in rialzo, mentre 84 hanno portato a casa una flessione. Poco variate le restanti 12 azioni.  In buona evidenza a Milano i comparti Automotive (+4,32%), Telecomunicazioni (+3,77%) e Vendite al dettaglio (+3,22%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti immobiliare (-1,60%) e Banche (-1,40%).  Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in primo piano Ferrari, che mostra un forte aumento dell’8,09%, approfittando del rimbalzo delle Borse e del comparto automobilistico.  Decolla Telecom Italia, con un importante progresso del 4,40%. L’amministratore delegato di Vivendi, Arnauld De Puyfontaine, ha detto che la big telefonica “è un gruppo di grande valore e con grandi prospettive di sviluppo”.  Nel lusso, in evidenza YOOX NET-A-PORTER, che mostra un fortissimo incremento del 4,40%.  Svetta STMicroelectronics che segna un importante progresso del 3,75%.  I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca Mps, che ha archiviato la seduta a -14,63%. Pesante Banco Popolare, che segna una discesa di ben del 6,92 punti percentuali. Seduta drammatica per Unicredit, che crolla del 3,94%. Sensibili perdite per Unipol, in calo del 2,23%.

Fonte: Teleborsa

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MILANO (Reuters) – Nuovo e pesante calo sul mercato secondario per i bond subordinati di Mps, in scia al crollo delle azioni della banca che oggi a Piazza Affari sono arrivate a perdere oltre 12%.

Attorno alle 12,40 il bond subordinato Mps con scadenza settembre 2020, cedola 5,6%, cede oggi quasi altre 10 figure, dopo le 8,5 della seduta di ieri, con un prezzo che scende in area 62,30; il rendimento dell’obbligazione sale oltre il 18%; venerdì scorso il bond scambiava su un rendimento di circa il 10,7%; poco più di una settimana fa si trovava in area 7,5%.

Più contenuta la flessione di un altro bond subordinato della banca, il marzo 2019, cedola 7%, che perde 2,25 figure, con rendimento in salita quasi al 18,2%.

Come ieri sono in flessione anche i bond senior dell’istituto toscano, ma con un movimento più limitato: il titolo aprile 2019, cedola 3,625%, arretra di quasi una figura e mezzo, in area 94,90, per un rendimento del 5,4%. Venerdì scorso il titolo scambiava attorno al 4,5%; in area 3,6% lunedì 4 gennaio.

 

 

 

Fonte: Reuters

 

 

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2 commenti

  1.   

    renzi che fa ..insider… dice monte paschi banca solida. pensate … dopo che la sinistra ha fatto fallire una banca, la più antica del mondo che accumulava tesori da prima della scoperta, no  dell’acqua calda, ma dell’AMERICA, dopo mi pare 3 aumenti di capitale per circa 11 miliardi sempre mi pare  ora ne vale pochissimi con moltissime sofferenze ancora da quantificare  si permette di fare affermazioni proprio lui, segretario… di quel partito che la ha distrutta.    KENNEDY.ci  caro  compagno  NAKA”i

  2.   

    caro  naka. per la giornata  monetizzerò  parte dei guadagni  fatti…cifre modeste ma per me valide per pagare la caparra crocieristica e mi metto short…con moderazione   … con un certificates  sempre per cercare di guadagnicchiare  ..quaccheccosa.  ho visto l’aumento di cap  SAIPEM   non mi pare malvagio. se si pensa che il petrolio possa   riprendersi  potrebbe..sul medio termine.. diventare  interessante. ovviamente dopo le..turbolenze dell’aumento.  compricchierò quaccheccosa, farò l’aumento di cap e poi magari ..taglierò il prezzo  post aumento   tu…kennedy.ci?