(WSC) MILANO – Due settimane fa, la Borsa di Hong Kong ha annunciato un importante cambiamento nell’indice Hang Seng che è il riferimento borsistico della Cina da 50 anni, consentendo per la prima volta l’inclusione dei giganti della tecnologia cinese fin ad ora quotati sui mercati statunitensi, al Nasdaq e al Nyse, al fine di rafforzare l’integrazione tra Shenzhen e Hong Kong.
La scorsa settimana, è stato reso noto che la Borsa di Shanghai sta prendendo in considerazione una modifica simile al suo indice di riferimento – alla sua prima revisione negli ultimi 30 anni – aumentando il peso della sempre più importante economia nazionale ad alta tecnologia.
Questi passi decisi a Pechino potrebbero fornire un incentivo a società cinesi come Baidu e Alibaba per tornare in Cina.
Pechino punta a lanciare un crypto yuan, valuta digitale sovrana
La pressione proveniente dagli Stati Uniti ha sicuramente contribuito a rendere le operazioni in corso un passo necessario e più rapido che può essere inquadrato nel graduale riequilibrio del potere tra Asia e Occidente con una crescente importanza dei mercati finanziari cinesi a seguito dell’apertura del mercato finanziario interno agli investitori stranieri e al futuro lancio di una valuta digitale sovrana (un crypto yuan) che potrebbe competere con il dominio del dollaro USA.
L’articolo completo è stato pubblicato da CGTN con il titolo China’s latest move to attract U.S. listed Chinese hightech firms back
a cura di Matteo Giovannini, Senior Finance Manager Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) | Advisory Committee Member.