Come ottenere guadagni nell’era dei tassi negativi? Cinque dei principali family office americani, che hanno in gestione 23 miliardi di dollari di attivi, hanno provato a dare una risposta, dispensando consigli su come barcamenarsi in questo mercato avido di rendimenti interessanti.
Si tratta di Brian Pfeifler di Morgan Stanley, Raj Sharma, consulente di Merrill, Jeff Erdmann, sempre di Merrill, Louise Gunderson, consulente di UBS e Kevin Myeroff, fondatore di NCA Financial Planners.
Tutti concordano in una cosa: conviene investire in titoli azionari di qualità. Sono difficili da scovare, ma solo una delle poche vie per fare soldi in questo mercato strozzato da tassi sotto zero a oltranza. Alla fine dei conti, spiega Erdmann, “siamo tutti alla ricerca di investimenti di buona qualità, a lungo termine e con un flusso di cassa positivo”.
Tutta la gente in questo momento non fa che parlare dell’inversione della curva dei rendimenti e delle tensioni commerciali, pertanto “non sono sicuro che questi timori se ne andranno presto”, dice l’esperto a Forbes.
“Se consideriamo il Treasury bond a 10 anni che rende l’1,7%, il bond tedesco a 10 anni a -50 punti base e il bond giapponese a -30 punti base, significa che si paga per parcheggiare il vostro denaro in obbligazioni”. Chi lo fa ugualmente, lo fa perché specula su un ulteriore indebolimento dei rendimenti. È una tattica molto pericolosa perché si rischia di rimanere bruciati.
S&P 500 rende poco meno del 2%: un sacco rispetto ai Bond
È per questo che i titoli azionari di alta qualità sono il miglior investimento, secondo il manager. L’indice S&P 500 rende poco meno del 2% oggi. Visti i rendimenti del mercato obbligazionario e altrove, è comunque una percentuale valida. Detto questo, le Borse “non sono certo a buon mercato“.
La difficoltà sta nel trovare titoli convenienti come rapporto tra prezzo e potenziale al rialzo. “Ora come ora non c’è una classe di asset che sia conveniente e allo stesso tempo che sia da acquistare assolutamente. Le ultime cinque volte che la curva dei rendimenti obbligazionari Usa si è invertita, si è verificata una recessione. Ma questa è arrivata in media 22 mesi dopo.
I media e i commentatori di mercato vogliono farci credere che ci sarà una recessione domani, perché c’è una curva che si è invertita questa o la scorsa settimana. Ma non è così che stanno le cose. La recessione arriverà ma non oggi, quando la situazione è ancora relativamente stabile, secondo il consulente di Merrill.
“Abbiamo una quota più alta di cash in portafoglio oggi rispetto a un anno fa”, questo è vero. “E la nostra duration sui bond è più breve di quanto non fosse cinque anni fa, ma allo stesso tempo siamo ottimisti su come stanno le cose malgrado le tante notizie negative”.