Nella riunione del 14 e 15 giugno scorso, i membri del braccio di politica monetaria della Federal Reserve decisero che sarebbe stato prudente aspettare altri dati sul mercato del lavoro e l’esito del referendum sulla Brexit, avvenuto il 23 giugno, prima di alzare i tassi. E’ quanto emerge dai verbali di quel meeting, diffusi oggi dall’istituto centrale guidato da Janet Yellen. I governatori parte del Federal Open Market Committee risultarono divisi sulle ragioni del deludente rapporto sull’occupazione americana, arrivato all’inizio del mese scorso e in cui emerse che solo 38.000 posti di lavoro furono creati a maggio. Alcuni hanno citato fattori transitori mentre altri hanno sottolineato il rallentamento del passo con cui nei mesi recenti era stata creata occupazione. “Quasi tutti” i partecipanti tuttavia sono stati d’accordo che quel rapporto ha aumentato l’incertezza sull’outlook del mercato del lavoro Usa. Una nuova fotografia arrivera’ venerdi’ e sara’ relativa al mese scorso.
Nel documento si legge che “sarebbe prudente aspettare l’esito dell’imminente referendum nel Regno Unito sulla sua permanenza nell’Ue per determinare le conseguenze del voto sulle condizioni dei mercati finanziari globali e sull’outlook Usa”. In vista della chiamata alle urne in GB, la Fed osservava che l’incertezza “sembrava tenere a freno gli investimenti”. Molti membri dell’Fomc si aspettavano che il referendum “avrebbe potuto generare turbolenze che potrebbero colpire in modo avverso la performance economica domestica”. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)