A inizio aprile il colosso spagnolo Santander ha annunciato l’intenzione di chiudere 450 filiali su 3.467 totali in Spagna, una cura dimagrante di circa il 13% che colpirà soprattutto gli sportelli con meno di quattro impiegati puntando sull’internet banking.
Una notizia che non stupisce chi segue un po’ il mondo del fintech (come viene definita l’intersezione tra il settore dei servizi finanziari e quello tecnologico) perché Santander è fra le banche in Europa che sta investendo più massicciamente nel settore, con un fondo di venture capital guidato da Mariano Belinky (Santander InnoVentures) da oltre 100 milioni di dollari con oltre 820 startup del fintech valutate ogni anno per selezionarne meno di una decina su cui puntare.
Una conseguenza logica di quello che ha raccontato molto efficacemente l’inviato de “La Repubblica” Riccardo Staglianò in un recente saggio “Al posto tuo” (Einaudi Editore) e sta accadendo in quasi tutti i settori: “web e robot ci stanno rubando il lavoro”.
Fabbriche a operai zero, automobili e camion col pilota automatico, negozi fisici sempre più soppiantati dall’acquisto online su siti come Amazon.com o Yoox.it, computer e app che suggeriranno le cure mediche, centinaia di professioni e mestieri che verranno sostituiti dalle macchine e dagli algoritmi…
“Le macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini… Oramai le macchine corrono troppo forte e distruggono più posti di quanti ne riescono a creare… Prima però lo facevano nei compiti pesanti, colpendo i colletti blu. Ora sostituiscono il lavoro dei colletti bianchi…Perché più le macchine diventano a buon mercato, più gli esseri umani sembrano cari in confronto” racconta Staglianò. E non sta parlando di un futuro ipotetico e fantascientifico ma di quello che è già oggi la realtà compreso il settore della finanza e della gestione del risparmio.
Dopo alcuni lustri in cui il settore è avanzato secondo un modello tradizionale e basato su una larga componente umana gli algoritmi hanno iniziato a conquistare la scena. Prima nell’asset allocation con il lancio degli ETF e da qualche anno con lo sbarco in un settore che sembrava al riparo da qualsiasi intrusione come quello della consulenza finanziaria dove il rapporto “face to face” è stato considerato fino a ieri imprescindibile.
Ma anche qui gli algoritmi hanno dimostrato che possono svolgere un discreto lavoro automatizzando molti processi,…
di Salvatore Gaziano
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Mulder
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Solo i potenti ne disporranno, mentre gli sfollati che giungono ogni giorno, saranno in trincea con noi a combattere i nemici programmati… mica useranno i robot.., solo gli stupidi umani..
Forse anche al governo, un robot farebbe meno danni e si potrebbero licenziare migliaia di parlamentari inutili e tutti i parassiti della burocrazia….Resta solo da immaginare come risovere il problema disoccupazione…ma sarebbe solo un danno collaterale..
Consuelo
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Tutti gli esperti (che per la precisione sono due) concordano: l’intelligenza artificiale distruggerà la civiltà umana.
Il primo è Elon Musk, l’eclettico fondatore di PayPal, produttore delle automobili elettriche Tesla, creatore di Space X, la prima azienda ad aver mandato in orbita un’astronave senza fondi pubblici, e molto altro ancora.
“Penso che dovremmo stare molto attenti all’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Musk al Massachussetts institue of technology a ottobre. “Se me lo chiedessero direi che è questa la più grande minaccia alla nostra esistenza”.
Musk ha avvertito gli ingegneri che si occupano di intelligenza artificiale di “stare molto attenti” a non creare robot che potrebbero governare il mondo. Suggerisce piuttosto la necessità di istituire una supervisione di governo “a un livello nazionale e internazionale” sul lavoro degli sviluppatori di intelligenza artificiale, “per essere sicuri di non commettere qualche enorme sciocchezza”…..
http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2014/12/04/la-minaccia-dell-intelligenza-artificiale
Consuelo
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I robots non vanno in ferie, non si “ammalano” con frequenza, non pagano i contributi e la futura generazione di umani non avrà più ,non solo il lavoro, ma neppure una miserrima pensione.
Auguri!