Un deflusso senza precedenti. Causato dalle pericolose politiche monetarie divergenti attuate da Federal Reserve e Bce. Lo scenario dell’euro-diluvio prevede $0,85 per la moneta Ue.
Un anno fa, la Deutsche Bank aveva messo sul piatto l’idea di un ‘euroglut’, una grande ondata di flussi d’investimento volti a spazzare via dal mercato i bassi rendimenti dei bond d’Europa, verso dove? beh, praticamente in qualsiasi altro luogo del pianeta. L’eurodiluvio spingerà l’euro verso il basso alla parità nei confronti del dollaro nel 2016, e ad un misero $0,85 entro il 2017, aveva calcolato la banca tedesca. Happy days per gli esportatori dell’area dell’euro, quindi.
Ebbene, in una nuova nota pubblicata oggi, Deutsche Bank sostiene di poter conferma il suo scenario, e nel frattempo ne approfitta per attaccare gli scettici e tutti quelli che avevano criticato il suo pessimismo. In particolare, secondo gli strategist George Saravelos e Robin Winkler, resta valida un’accusa di fondo: “La Fed sbaglia”, a voler alzare i tassi nella riunione del 16 dicembre. In quanto, in tal modo, lo scenario dell’euroglut diventa maledettamente drammatico.
Scrivono i due analisti di Deutsche: “Gli autori di un recente articolo sulla Fed hanno respinto la nostra tesi dell’Euroglut”. Ma invece il concetto di ‘euroglut’ “non è più un’ipotesi ma una realtà”, scrivono George Saravelos e Robin Winkler. I flussi di portafoglio, per cominciare, indicano anche probabili inferiori acquisti in euro da parte degli esportatori di petrolio nella nuova era del petrolio a buon mercato.
Ma, soprattutto, “l’Eurozona ha sperimentato un cambiamento senza precedenti dei flussi di portafoglio, con una raccolta netta negativa sul reddito fisso giunta a una cifra sconcertante di €500 miliardi nel corso degli ultimi dodici mesi (ovvero -500 miliardi), il più grande deflusso mai registrato nella storia del mercato finanziario. Fenomeno che non mostra alcun segno di rallentamento”.
Come previsto, gli Stati Uniti hanno ricevuto una quota sproporzionata di questi deflussi di capitali in cerca di rendimento. Deflussi di portafoglio che hanno trasformato l’equilibrio di base in deficit nel corso dell’anno contribuendo alla debolezza del cambio EUR /USD. Con la BCE che dovrebbe imbarcarsi in un altro ciclo di allentamento questa settimana (nella foto in alto: Janet Yellen, Fed chair, parla con Mario Draghi, presidente Bce), scrive la Deutsche, ci aspettiamo che i deflussi dall’Europa probabilmente rimangano in testa al resto dei movimenti di capitale per anni a venire, anche per un altro motivo: nella nazione di maggior importanza in Europa (Germania) grandi fette di risparmio continuano ad essere trasferite all’estero. Complimenti alle banche centrali, tra Fed e Bce, chi agisce più irresponsabilmente?
di Cesare Mais
Fonte: Financial Times