Snap Inc., la società statunitense dietro il popolare servizio di messaggistica Snapchat, sta lavorando ad un’offerta pubblica iniziale dal valore pari o superiore a 25 miliardi di dollari. L’operazione, secondo quanto riferito da fonti informate dei fatti, potrebbe rivelarsi una delle maggiori quotazioni in Borsa dei prossimi mesi.
La società di Venice, in California, starebbe in particolare preparando la documentazione per un’Ipo da realizzare verso i primi giorni di marzo 2017. Al momento non ci sono però garanzie sulla concretizzazione dell’operazione né tantomeno dettagli sui valori finanziari.
Nel caso Snap decidesse di procedere con la quotazione, si tratterebbe della maggior quotazione a Wall Street dal 2014, quanto sui listini newyorkese è sbarcato il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba con una capitalizzazione di mercato di 168 miliardi di dollari. Snap sarebbe inoltre la prima azienda di un piccolo gruppo di startup cosiddette unicorno per le elevate valutazioni raggiunte durante i vari round di raccolta fondi a testare il mercato dei capitali.
I 25 miliardi di valutazione indicati dalle fonti rappresenterebbero inoltre in considerevole premio rispetto ai valori di 17,8 miliardi raggiunti nell’ultima tornata di raccolta di finanziamenti perfezionata lo scorso maggio. Un’eventuale accoglienza positiva sarebbe dunque di buon auspicio per un mercato delle Ipo finora penalizzato, soprattutto per le aziende tecnologiche, dalla riluttanza di parte degli investitori ad accettare le valutazioni monstre raggiunte da molte startup della Silicon Valley. Finora sono sbarcate a Wall Street solo 19 società high-tech per una raccolta di appena 3,3 miliardi di dollari.
La valutazione di Snapchat non manca però di suscitare molte perplessità. La popolarità della app di messaggi istantanei tra i giovani adolescenti è cresciuta in modo elevato, anche se forse non allo stesso passo con ricavi da quanto la società ha lanciato la prima campagna pubblicitaria nel 2014.
Snap ha riferito agli investitori ad inizio anno di prevedere per quest’anno ricavi tra 250 e 350 milioni e di almeno 1 miliardo nel 2017, mentre l’anno scorso i ricavi si sono invece attestati ad appena 60 milioni. Non ancora comunicato se l’azienda sia o meno redditizia, anche se i rumors propendono per perdite importanti, nell’ordine dello stesso fatturato, dal momento che il focus è sull’allargamento della base di utenti attraverso imvestimenti in ricerca e marketing al fine di supportare la quotazione miliardaria stessa.
Fonte: MilanoFinanza