Niente più contanti? Avvantaggia solo le banche

I nemici del contante sono tornati alla carica col quinto No Cash Day (l’italiano è vietato!). Per capire chi meni la danza, basta vedere come inizia l’elenco dei …

I nemici del contante sono tornati alla carica col quinto No Cash Day (l’italiano è vietato!). Per capire chi meni la danza, basta vedere come inizia l’elenco dei promotori, ovvero con l’associazione delle banche italiane (Abi). Seguono poi ditte che guadagnano sui pagamenti elettronici e, nel mucchio, una delle tante sigle a difesa dei consumatori, che in Italia ostentano senza pudore fitte collaborazioni con banche e assicurazioni. Né poteva mancare la presenza di parlamentari del PD, attivo patrocinatore degli interessi delle banche (e precisamente di Marina Sereni e Sergio Boccadutri).

Ovviamente non c’è nulla di male che le città italiane offrano ai cittadini sistemi di pagamento elettronici, tema del convegno dell’8 giugno. Peccato che l’iniziativa s’inserisca in un disegno ben più ampio, ovvero la tanto strombazzata guerra al contante. Anzi, scusate, war on cash. E qui si apre una voragine di disinformazione, frottole e luoghi comuni infondati. Per smontare i più subdoli ricorrerò a una fonte ben più autorevole di me, cioè la banca centrale tedesca; e in particolare a suoi massimi esponenti, quali Jens Weidmann e Carl-Ludwig Thiele.

Per cominciare è falso che l’ampio utilizzo dei contanti sia confinato a paesi come l’Italia o la Grecia: i dati più recenti attestano per la Germania un 80% dei pagamenti in contanti. Ciò confuta la tesi ripresa anche da LaVoce.info che “nei paesi europei in cui si maneggia più contante l’incidenza dell’economia sommersa è più elevata“.

Risibile poi il richiamo ai batteri e virus veicolati dalle banconote, perché lo stesso varrebbe per le tastiere di pos, bancomat ecc.

Sui costi dell’uso del contante infine vengono diffuse cifre iperboliche, quali 50 miliardi l’anno per l’eurozona, sulla base di valutazioni di cui la Bundesbank confuta ogni valore scientifico, oltre a sottolinearne la tendenziosità.

In realtà lo spingere gli italiani a rinunciare all’uso dei contanti obbedisce solo agli interessi delle banche e dei gestori dei circuiti di pagamento elettronici. Infatti, come osserva Weidman, governatore della Bundesbank, “il denaro contante è un ovvio compagno della vita quotidiana, una delle poche cose che praticamente tutti pressoché sempre hanno con sé”. Alla faccia del No Cash Day, un’assurdità impensabile in Germania.

di Beppe Scienza

Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Il Risparmio Tradito

Tag

Partecipa alla discussione