Pensione d’oro, anche se travolto dallo scandalo delle alterazioni ai gas di scarico. L’amministratore delegato della Volkswagen, Martin Winterkorn, ha rassegnato le dimissioni. Una decisione, che per quanto sofferta, non avrà certo ricadute negative sul suo futuro tenore di vita.
Secondo Bloomberg Winterkorn ha accumulato, negli anni durante la sua carriera presso la casa automobilistica tedesca (23 anni di cui otto come amministratore delegato) una pensione da 28 milioni di euro a cui si aggiungerà una buonuscita che sarà decisa dal board Volkswagen, a patto che gli non venga attribuita alcuna responsabilità nello scandalo dei motori diesel.
Nella lettera di dimissioni, Winterkorn si è detto “scosso dagli eventi degli ultimi giorni. Soprattutto sono sconvolto dal fatto che cattive condotte di questa portata siano state possibili dentro il gruppo Volkswagen”.
Winterkorn ha quindi rivendicato di non aver avuto alcun ruolo sulla questione, ma di aver deciso di “accettare la responsabilità” delle irregolarità nell’interesse della casa automobilistica. “Volkswagen ha bisogno di ripartire, anche in termini umani. E con le mie dimissioni faccio posto a questa ripartenza”.