(WSC) HONG KONG – La censura a Pechino sembra aver chiuso le porte a Clubhouse, l’ultima star tra i social media di Silicon Valley, dopo una settimana frenetica in cui l’app di chat solo audio ha contribuito a scatenare una rara diffusione del dibattito a ruota libera su argomenti di politica tabù nel mondo di lingua cinese.
Lunedì sera, gli utenti di Clubhouse da Pechino a Shenzhen hanno detto che le loro chat – in alcune delle quali si parlava della situazione dei musulmani uiguri cinesi o perfino del super tabù, le proteste di piazza Tienanmen del 1989 – sono state disconnesse a metà conversazione, sostituite da un messaggio di errore.
Migliaia di persone hanno quindi rapidamente sommerso le chat room Clubhouse di nuovi post aggirando il blocco dopo essere risalite alla app utilizzando una rete privata virtuale (VOP) per evitare il firewall Internet cinese.
Alcuni hanno affermato che le registrazioni di nuovi utenti erano impossibili perché i messaggi di testo con codici di accesso per la conferma non venivano più inviati ai cellulari. Dopo aver confrontato le varie esperienze, molti utenti hanno concluso che la censura cinese era il probabile colpevole della situazione, come pare logico.
Molti utenti di Clubhouse in Cina si aspettavano un giro di vite durante la settimana da quando l’app – solo su invito – ha iniziato a raccogliere un gran numero di nuove registrazioni nel paese.