Bond & spread: sale allarme per Francia e Italia, i paesi Ue a rischio populismo

Mercato obbligazionario francese ancora in calo con lo spread tra Parigi e Berlino sul tratto a 10 anni che si porta al massimo di quasi quattro anni a …

Mercato obbligazionario francese ancora in calo con lo spread tra Parigi e Berlino sul tratto a 10 anni che si porta al massimo di quasi quattro anni a 73 punti base.

Sulla piattaforma TradeWeb, il differenziale di rendimento tra Germania e Francia si mantiene sui 73 punti base mentre il tasso del decennale di riferimento francese vale 1,119% dopo essersi spinto fino a 1,137%, massimo di 17 mesi. (Reuters)

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Chiusura in netto rialzo per lo spread fra Btp e Bund, dopo una giornata in cui il differenziale che fa da ‘termometro’ per l’atteggiamento dei mercati è volato fino sopra i 200 punti base segnando i massimi dal febbraio 2014.

Negli ultimi scambi lo spread segna 199 punti base dai 184 di venerdì. Il rendimento del decennale italiano è volato al 2,36% dal 2,25%, in un contesto di crescente nervosismo per il voto alle porte in molte capitali europee.

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Lo spread torna a correre e tocca quota 200 punti base. Sul mercato dei titoli del debito pubblico italiano pesano l’incertezza politica, i timori di un voto anticipato, il contenzioso con Bruxelles sui conti pubblici e c’è attesa per l’inizio dell’aumento di capitale Unicredit.

Più in generale in Europa cresce la preoccupazione per la Frexit minacciata dalla leader del Front National, Marine Le Pen e per la proposta di Angela Merkel di spacchettare l’Unione europea in due parti.

Il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi sale a 200 punti base, contro i 182 punti della chiusura di venerdì scorso. Si tratta del livello più alto dai 194 punti toccati nel febbraio 2014, alla nascita del governo guidato da Matteo Renzi. Il tasso sul decenale è al 2,35%. Calcolando lo spread sulla base del nuovo decennale, emesso al’inizio della settimana scorsa e con scadenza giugno 2027, il differenziale sale sopra i 200 punti.

Non ci sono solo i titoli di Stato italiani a correre. Anche la Francia sta risentendo dello stesso assalto. Il differenziale si è, infatti, posizionato sui massimi da quasi quattro anni sulla scia, secondo il Financial Times, della possibilità che la Le Pen, in caso di vittoria alle presidenziali, indica un referendum per uscire dall’Unione europea e, quindi, dalla moneta unica. Con un picco a 72 punti base, lo spread dei tassi tra i Bond francesi decennali e i Bund è arrivato così a segnare il livello più elevato dal marzo del 2013.

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1 commento

  1.   

    Interessante chiamare populismo l’evidenziare quello che non va e cercare rimedio, per come viene presentato sembra quasi una ribellione illegittima del popolo contro il potere legittimo e indiscutibile di un sovrano. Il popolino suddito che osa ribellarsi al volere del re, osa mettere in discussione l’ordine prestabilito….