Kaiser Draghi attacca Trump: “No a protezionismo e allentamento regole”. E no “euro a due velocità”

Il presidente della Bce appare davanti alla commissione Problemi economici e monetari. >>>> SEGUI QUI LA DIRETTA STREAMING  L’unione monetaria europea è un processo da cui non si …

Il presidente della Bce appare davanti alla commissione Problemi economici e monetari.

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L’unione monetaria europea è un processo da cui non si può tornare indietro e non è affatto chiaro come mai potrebbe funzionare un’Europa “a doppia velocità“.

Lo dice il presidente Bce Mario Draghi nella sessione domande e risposte della testimonianza di fronte al comitato per gli Afffari economici e monetari del parlamento europeo.

“La Germania pensa a un euro a due velocità”. Parla Giraud

Né la Bce né la Germania agiscono con “manipolazioni” sul mercato dei cambi: in questo modo il numero uno Bce risponde alle più recenti accuse della nuova amministrazione Usa di Donald Trump, secondo cui Berlino ha interesse a mantenere l’euro debole per mantenere un vataggio nel rapporto commerciale con gli Stati Uniti.

“La prima cosa da dire è che non stiamo operando alcuna manipolazione dei cambi. In secondo luogo, le scelte di politica monetaria riflettono i singoli momenti della fase ciclica nel caso della zona euro e degli Stati Uniti” spiega.

“Il mercato unico non sopravviverebbe in caso di continue svalutazioni competitive” aggiunge. (Reuters)

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La “ripresa resistente” con l’aumento negli ultimi due anni del pil procapite del 3% nell’eurozona, il sentimento economico al top da 5 anni e la disoccupazione al 9,6%, il livello più basso da maggio 2009, “sono passi nella giusta direzione ma sono solo i primi passi”. Così il presidente della Bce Mario Draghi all’Europarlamento, sottolineando che “dobbiamo continuare su questa strada“. “Le decisioni di politica monetaria prese in dicembre”, ha quindi sottolineato, “sono quelle giuste nel contesto attuale”.

“Guardiamo con preoccupazione a annunci di potenziali misure protezionistiche“. “L’Ue è stata creata sulle basi del libero scambio – dovremo giudicare quando vedremo quello che è stato annunciato”.

“L’idea di ripetere le condizioni che hanno portato alla crisi finanziaria è qualcosa di molto preoccupante“, e “l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è l’allentamento delle regole”. E’ il monito del presidente della Bce in riferimento all’intenzione Usa di modificare le regole del settore finanziario. “Il fatto che non abbiamo visto svilupparsi rischi per la stabilità finanziaria è una ricompensa per le azioni intraprese da regolatori e legislatori sin dallo scoppio della crisi”, ha sottolineato.

“Diversamente da una percezione diffusa, le condizioni economiche dell’eurozona sono stabilmente migliorate” ma “i rischi per le previsioni dell’eurozona restano al ribasso e sono prevalentemente legati ai fattori globali”. Draghi spiega che le decisioni di dicembre “definiscono un equilibrio tra la nostra fiducia crescente” sulle prospettive dell’eurozona, e “allo stesso tempo, alla mancanza di un chiaro segno di convergenza dei tassi d’inflazione”.

I benefici delle nostra politica” monetaria accomodante “superano chiaramente i potenziali effetti collaterali”. e questi “sono meglio affrontati, se necessario, attraverso altre politiche”. Draghi sottolinea che quanto fatto dalla Bce “è stato chiave nel sostenere la ripresa in corso”, anzi, “le nostre misure hanno giocato un ruolo chiave nel preservare la stabilità nell’eurozona, e questo include la stabilità finanziaria”.

Il Trattato di Maastricht fu una “decisione coraggiosa” che “segnò ‘una nuova tappa nel processo dell’integrazione europea’”. Lo afferma Draghi alla vigilia del 25esimo anniversario dello stesso Trattato, ricordando che “con la moneta unica abbiamo forgiato bond che che sono sopravvissuti alla peggiore crisi economia dalla Seconda guerra mondiale”. “E’ facile sottostimare la forza di questo impegno” politico, ha ammonito, “che ci ha tenuto insieme per 60 anni” in “tempi difficili”. (Ansa)

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