Btp, nuovo minimo storico del rendimento. Cala sotto lo 0,60%

Effetti della sconfitta di Trump. Nel giorno del collocamento del nuovo Btp Futura, anche lo spread scende al livello più basso da molti mesi.

(WSC) MILANO – Nel giorno del collocamento del nuovo Btp Futura, il titolo di Stato decennale segna un nuovo minimo storico, con un rendimento che scende per la prima volta sotto la soglia dello 0,60 per cento sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato. A inizio seduta il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark italiano e l’analogo Bund tedesco ha toccato 121 punti base, in calo dai 123 punti della chiusura di venerdì, con un rendimento a 0,57%.

Ma il ribasso generalizzato dei rendimenti non riguarda soltanto il mercato italiano. In Spagna e Portogallo i rendimenti dei titoli di Stato decennali sono scesi quasi a zero, e segnano rispettivamente lo 0,08% e lo 0,07%. A parte la Grecia, il cui decennale rende lo 0,82%, in tutta l’Europa gli interessi pagati sui titoli di Stato a scadenza 10 anni sono negativi. Come dire: gli Stati investitori devono pagare per investire in bond pubblici. Ecco l’insolita tabella: Austria -045%, Belgio -0,41%, Danimarca -0,50%, Finlandia -0,43%, Francia -037%, Germania -0,63%, Irlanda -0.30%, Olanda -0,53%, Svezia -0,03% e Svizzera -0,51%.

Di solito il rendimento di un titolo di Stato scende quando il rischio diminuisce perché l’economia cresce e la solidità e l’affidabilità di un Paese aumentano. Non è questo il caso. Questi rendimenti non riflettono però lo stato di salute dell’economia europea, travolta dalla seconda ondata del Covid-19, ma piuttosto sono la reazione al paracadute senza precedenti garantito dalal Banca centrale europea per sostenere le economie dell’eurozona. Una misura necessaria, ma non immune da effetti collaterali.

Le Borse e Piazza Affari festeggiano Biden

In rialzo anche i listini europei, che festeggiano il risultato elettorale negli Stati Uniti. La vittoria elettorale alle presidenziali Usa di Joe Biden permette di mettersi alle spalle una fase di instabilità post-voto, anche se Donald Trump non si rassegna e minaccia azioni legali. Mentre Tokyo chiude in rialzo del 2,1% ai massimi da quasi 30 anni, Milano apre a +1,6% e supera di slancio quota 20mila punti, ai massimi da fine agosto. Anche Francoforte e Parigi mostrano rialzi superiori all’1,5%.

Nonostante la continua espansione della pandemia di Covid, gli investitori puntano su un cambio di clima a livello geopolitico internazionale, in particolare sul fronte dei dazi e dei rapporti commerciali tra Usa e Cina. A Milano, in evidenza i finanziari ma anche St (+3% dopo l’aumento delle stime per il quarto trimestre di Infineon) e Saipem (+3,3%). Acquisti anche su Fca (+2,5%) e Telecom Italia (+2%) mentre in coda al listino navigano le utility con Terna e Snam comunque in rialzo dell’1,5%. Sul resto del listino balza la As Roma (+10%) dopo che è andata a vuoto l’Opa di Friedkin (delistiling fallito).

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