Bombe atomiche: la Cina si chiama fuori dai negoziati tra Stati Uniti e Russia

Le due potenze detengono oltre il 90% delle testate nucleari: 5.800 gli Usa, 6.375 la Russia, mentre Pechino ne possiede 320. "Riducetele prima voi".

(WSC) PECHINO – La Cina ha ribadito il proprio no alla partecipazione ai colloqui con Stati Uniti e Russia per il controllo delle armi nucleari e sfida gli Stati Uniti, che vogliono Pechino al tavolo dei negoziati, a ridurre il proprio arsenale nucleare al livello di quello della Cina.

Pechino sarebbe “felice” di unirsi ai colloqui nucleari tra Mosca e Washington se gli Stati Uniti riducessero il loro arsenale nucleare a livello cinese, ha detto mercoledì il direttore generale del dipartimento di controllo degli armamenti del ministero degli Esteri cinese Fu Cong.

“Gli Stati Uniti non ci hanno ancora detto cosa vogliono dalla nostra partecipazione ai colloqui: aumentare il nostro arsenale nucleare a livello degli Stati Uniti o essere pronti a ridurre il loro arsenale a livello della Cina”, ha spiegato il diplomatico.

Washington ha ripetutamente invitato la Cina a partecipare alle negoziazioni relative ai negoziati sul controllo degli armamenti.

Il direttore del dipartimento di Controllo delle Armi del Ministero degli Esteri cinese ha quindi definito “irrealistico” pensare che la Cina possa partecipare ai colloqui con le due potenze, dato il “forte divario” nel numero di ordigni detenuti da Pechino rispetto a quelli di Washington e Mosca.

Le due potenze detengono oltre il 90% delle testate nucleari: 5.800 gli Usa, 6.375 la Russia, mentre Pechino ne possiede 320.

L’insistenza degli Stati Uniti per la partecipazione della Cina, ha aggiunto Fu, “non è altro che un piano per sviare l’attenzione mondiale” e “creare un pretesto” per abbandonare l’accordo New Start con la Russia, in scadenza a febbraio 2021.

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