Cina, Global Times: con il suo contagio da Covid, “Trump ha pagato il prezzo”

HuXijin, direttore dell'organo di stato cinese, scrive: sicuramente la vicenda avrà un "impatto negativo" sulla sua immagine di presidente e candidato presidenziale, "nonché sull'immagine degli Stati Uniti".

(WSC) ROMA – Forse era prevedibile ma alcuni portavoce dei media statali cinesi non sono stati timidi nel rivelare la loro contentezza alla notizia senza precedenti che il presidente Trump e la First Lady sono risultati positivi al COVID-19.

Il direttore del Global Times, organo media del Partito Comunista Cinese, Hu Xijin, ha scritto in un tweet come prima reazione che il presidente e Melania “hanno pagato il prezzo” e inoltre che sicuramente la vicenda avrà un “impatto negativo” sulla sua immagine di presidente e candidato presidenziale, nonché sull’immagine degli Stati Uniti.

Traduzione:

  • Il presidente Trump e la first lady hanno pagato il prezzo della sua scommessa per minimizzare il COVID-19. La notizia mostra la gravità della situazione pandemica negli Stati Uniti. Imporrà un impatto negativo sull’immagine di Trump e degli Stati Uniti e potrebbe anche influenzare negativamente la sua rielezione.

HuXijin ha da tempo messo sotto accusa gli Stati Uniti sulla cattiva gestione della pandemia di coronavirus e il conseguente altissimo numero di vittime e contagiati (circa 210.000 morti e 7,3 milioni di infetti) mettendo in evidenza ovviamente, allo stesso tempo, l’efficacia della risposta pianificata, rapida e rigorosa da parte della Cina, che ha mantenuto basso (molti dicono: fin troppo) il numero di vittime e contagi rispetto alla popolazione (85.424 contagi,  4.634 decessi, su 1,4 miliardi di persone).

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Eppure l’amministrazione statunitense, con Trump in prima linea, ha attaccato a lungo e ripetutamente i leader a Pechino per aver minimizzato al mondo, e non solo, addirittura mentito circa la gravità del coronavirus, quando divenne evidente ai funzionari sanitari cinesi alla fine dell’anno scorso e all’inizio del 2020.

Il virus cinese

Quindi quello che Trump chiama “virus cinese” (anche nel dibattito in Tv con Biden in Ohio) o in altri casi “virus Wuhan”, secondo l’amministrazione Usa sarebbe stata una pandemia del tutto “contenibile” se solo  le autorità del partito comunista cinese “non avessero ingannato il mondo durante le prime settimane”, ebbene quel virus adesso arriva nel cuore della Casa Bianca e colpisce clinicamente proprio il presidente degli Stati Uniti e sua moglie Melania.

In effetti come negare che Trump e l’America abbiano “pagato il prezzo” dell’inettitudine al vertice della Casa Bianca, con il presidente che ora è contagiato mentre per settimane e mesi minimizzava, sminuiva, negava, contraddicendo perfino il responsabile della task force anti-Covid 19 Anthony Fauci.  Fauci non perdeva occasione per sottolineare la gravità della pandemia, Trump era negazionista o tutt’al più consigliava di ingoiare Clorox o candeggina.

Che Pechino sia stata accusata di inganno e colpevolezza per non aver chiuso i confini prima di quanto abbia fatto, sembra ora una patetica scusa, alla luce delle decine di migliaia di morti che gli Stati Uniti avrebbero potuto evitare, e del contagio di Trump e di sua moglie Melania. Quindi il direttore del Global Times, Hu Xijin, non ha poi tutti i torti.

Da notare però che lo stesso Global Times sul suo sito web pubblica un articolo intitolato: Trump’s coronavirus infection might favor him in upcoming election in cui si sostiene che Trump potrebbe essere avvantaggiato dall’aver contratto il virus, e inoltre che “l’improvvisa infezione del presidente degli Stati Uniti dimostra ulteriormente che quest’anno elettorale è il più assurdo nella storia degli Stati Uniti”.

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