Con amici così, chi ha bisogno di nemici? Questo detto americano calza come un guanto sul doppio corto circuito politico, che minaccia di mettere la premier Meloni in rotta di collisione tanto con gli americani democratici, quanto con i repubblicani.
Sul primo fronte, l’imbarazzo lo ha creato l’alleato di governo Matteo Salvini, pubblicando un post su X con cui esalta le vittoria di Trump nelle primarie e si augura «un cambiamento a Washington». La Casa Bianca ha replicato all’Ansa con un no comment, ma il fatto che abbia risposto vuol dire che ha notato l’uscita del capo della Lega.
Il secondo fronte si apre a causa dell’articolo di Fox News, che attacca la premier italiana fin dal titolo: «Il voltafaccia di Meloni da anti globalista a pro Europa. La cocca di Biden fa infuriare la base: non la voteremo più».
Meloni’s shift from anti-globalist to pro-Europe, Biden buddy infuriates base: ‘Will not vote for her anymore’
Come mai la tv di Murdoch, santuario dei conservatori americani, se la prende con Meloni, rimproverandole di aver tradito il verbo anti globalista, per abbracciare il credo filo europeo del capo della Casa Bianca?
Senza dietrologie, Fox dimostra il complicato equilibrismo a cui è condannata la premier. L’Italia è alleata degli Usa e deve lavorare con chiunque sia alla Casa Bianca. Da qui la scelta pragmatica e saggia di coltivare il rapporto con Biden, sancito dal paternalistico bacio sulla testa durante l’incontro di venerdì. Nello stesso tempo, però, il 5 novembre Trump potrebbe vincere le elezioni, e Meloni deve tenersi pronta all’eventualità di dover lavorare con lui a partire dal prossimo 20 gennaio. D’altra parte la contraddizione della premier tra l’antica passione politica per Trump e l’attuale sintonia con Biden doveva esplodere, prima o dopo. E lo sta esplodendo in prossimità delle presidenziali americane.
Fonte: La Repubblica