Circa l’80% del vasto labirinto di tunnel di Hamas sotto Gaza rimane intatto dopo settimane di sforzi israeliani per distruggerli, il che ostacola gli obiettivi bellici centrali di Israele, hanno detto al Wall Street Journal funzionari statunitensi e israeliani.
Contrastare la capacità di Hamas di utilizzare i tunnel è la chiave di volta per lo sforzo di Israele di catturare i massimi leader di Hamas e salvare i rimanenti ostaggi israeliani. E Israele ha affermato di aver condotto attacchi contro ospedali e altre infrastrutture chiave nel tentativo di raggiungere i tunnel.
Disattivare i tunnel, che corrono per più di 300 miglia sotto la stretta striscia – o circa la metà del sistema metropolitano di New York City – negherebbe ad Hamas un deposito relativamente sicuro per armi e munizioni, un nascondiglio per i combattenti, centri di comando e controllo per la sua leadership e la capacità di manovrare sul territorio non esposto al fuoco israeliano.
Israele ha cercato ai mettere in pratica vari metodi per ripulire i tunnel, inclusa l’installazione di pompe per inondarli con l’acqua del Mediterraneo, distruggendoli con attacchi aerei ed esplosivi liquidi, perquisendoli con cani e robot, distruggendo i loro ingressi e razziandoli con soldati altamente addestrati.
Secondo le autorità palestinesi, più di 25.000 persone, in maggioranza donne e bambini, sono state uccise a Gaza dall’inizio delle ostilità. Queste cifre non fanno distinzione tra combattenti e civili.
I funzionari statunitensi e israeliani hanno avuto difficoltà a valutare con precisione il livello di distruzione dei tunnel, in parte perché non possono dire con certezza quante miglia di tunnel esistano. Funzionari di entrambi i paesi stimano che dal 20% al 40% dei tunnel siano stati danneggiati o resi inutilizzabili, hanno detto funzionari statunitensi, gran parte dei quali nel nord di Gaza.