L’Iran ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso dopo che la marina statunitense ha distrutto tre imbarcazioni Houthi, una mossa che rischia di aumentare le tensioni e complica l’obiettivo di Washington di garantire una via d’acqua vitale per il commercio globale.
Il cacciatorpediniere Alborz ha attraversato lo stretto di Bab El-Mandeb, un punto di strozzatura tra il Mar Rosso e il Golfo di Aden, lunedì, hanno riferito i media statali iraniani senza fornire ulteriori informazioni sulla missione della nave.
L’incursione dell’Iran nel Mar Rosso, un giorno dopo l’azione degli Stati Uniti, aggrava una situazione altamente instabile nel canale di mare in cui passa circa il 12% del commercio mondiale.
La mossa potrebbe essere vista come una sfida alla task force marittima guidata dagli Stati Uniti istituita il mese scorso per fermare gli attacchi alle navi da parte dei ribelli Houthi sostenuti da Teheran che controllano una fascia del nord-ovest dello Yemen, tra cui la capitale Sanaa e il porto di Al-Hudaydah sul Mar Rosso.
Gli attacchi degli Houthi hanno avuto luogo a 55 miglia nautiche da Al-Hudaydah.
Una delegazione Houthi ha incontrato i funzionari a Teheran dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso diversi membri del gruppo militante durante un attacco a una nave portacontainer di proprietà danese. AP Moller-Maersk A/S ha sospeso tutti i transiti sul Mar Rosso per 48 ore per valutare la situazione.
Gli Houthi, a novembre, hanno iniziato ad attaccare navi che, secondo loro, erano direttamente o indirettamente possedute da entità israeliane, nel tentativo di porre fine ai bombardamenti e massacri da parte degli israeliani nella striscia di Gaza, dopo l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.
Secondo il Pentagono, in un mese gli Houthi hanno dirottato una nave portacontainer e lanciato oltre 100 attacchi con droni e missili balistici, prendendo di mira 10 navi mercantili, coinvolgendo più di 35 nazioni diverse.