La Commissione Europea sta procedendo con l’introduzione di dazi sui veicoli elettrici (EV) cinesi, ignorando gli avvertimenti del governo tedesco riguardo ai rischi di una costosa guerra commerciale con Pechino. A partire dal prossimo mese, i produttori di auto saranno informati dell’applicazione provvisoria di dazi aggiuntivi fino al 25% sui EV importati dalla Cina. Questi dazi, sostenuti da Francia e Spagna, porteranno più di 2 miliardi di euro all’anno al bilancio dell’UE, in quanto i produttori di EV cinesi beneficiano di sussidi che li rendono più competitivi rispetto ai rivali europei.
Nonostante la Germania, la Svezia e l’Ungheria si siano opposte, temendo ritorsioni cinesi, l’intensa pressione del governo tedesco su Ursula von der Leyen non ha avuto successo. Pechino ha avvertito che risponderà in modo simile e applica già un dazio del 15% sugli EV europei. L’istituto economico Kiel Institute ha stimato che un dazio aggiuntivo del 20% ridurrebbe le importazioni di EV cinesi del 25%, portando a un aumento della produzione interna nell’UE e a prezzi più alti per i consumatori.
La Commissione Europea prevede che gli EV cinesi raggiungeranno una quota di mercato del 15% nell’UE il prossimo anno, con prezzi mediamente inferiori del 20% rispetto ai modelli europei. Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il commercio, ha dichiarato che la concorrenza deve essere equa, indicando prove che i produttori cinesi ricevono prestiti sovvenzionati, sgravi fiscali e terreni a basso costo. Tuttavia, molti produttori di auto europei temono ritorsioni cinesi, che potrebbero includere il blocco delle vendite sul mercato cinese, dove le marche europee rappresentavano circa il 6% delle vendite di EV nel 2022.
Fonte: Financial Times