Le vendite al dettaglio a luglio segnano una battuta d’arresto, dopo il balzo del mese precedente. Lo rileva l’Istat, registrando un calo dello 0,2% sia in valore sia in volume rispetto a giugno. Su base annua le vendite restano stazionarie in valore mentre scendono dello 0,4% in volume.
Se si guarda al dato in valore, considerando quindi anche l’andamento dei prezzi, almeno l’alimentare tiene. Guardando solo alle quantità, la contrazione risulta generalizzata (anzi su base annua a fare peggio è l’alimentare).
A confronto con il mese precedente, infatti, le vendite di beni alimentari registrano un aumento dello 0,1% in valore e una flessione di pari entità in volume (-0,1%); mentre il resto cala dello 0,3%. Nel confronto annuo per i prodotti della tavola si rileva una crescita dello 0,2% in valore e una diminuzione dello 0,7% in volume.
Le vendite negli altri settori registrano diminuzioni dello 0,1% e dello 0,2%
nelle quantità. Dall’Istat precisano che questa rilevazione esamina il commercio al dettaglio in sede fissa e non include i servizi, le vendite di auto, il commercio online e quello ambulante.
Vendite in crescita solo nei discount
Piccoli negozi e botteghe in difficoltà a luglio, con un calo delle vendite dello 0,2% su base annua, mentre la grande distribuzione regge, in rialzo sempre dello 0,3%, ma solo grazie ai discount, che registrano
una crescita del 2,6%. Lo rileva sempre l’Istat, che segnala flessioni sia per gli ipermercati (-1,2%) che per i supermercati (-0,2%), considerando sempre in dati in valore, che inglobano oltre alle quantità anche le dinamiche dei prezzi.
Codacons: “Saldi flop, confermato allarme su commercio al dettaglio”
I dati sulle vendite al dettaglio di luglio confermano in pieno le previsioni del Codacons e attestano come la spesa delle famiglie continui a non crescere come dovrebbe. Lo afferma il Codacons commentando i dati diffusi oggi dall’istituto di statistica. “I saldi estivi partiti proprio a luglio si sono rivelati un flop e non hanno fatto registrare alcun incremento delle vendite al dettaglio, esattamente come previsto già a giugno dal Codacons – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Non a caso l’Istat conferma che, rispetto a luglio 2016, le vendite restano stazionarie in valore e diminuiscono dello 0,4% in volume”.
“Chi riponeva speranze nei saldi di fine stagione è rimasto deluso, perché gli sconti stagionali oramai non attirano più i consumatori e rappresentano una formula obsoleta che va abbandonata in favore di saldi liberi tutto l’anno – prosegue Rienzi – Ancora una volta dall’Istat arriva la conferma del fatto che la spesa delle famiglie non cresce come dovrebbe, e i consumi registrano dati altalenanti ancora insufficienti ai fini della ripresa”.