Dopo due anni di lavori parlamentari, il governo è pronto a porre la questione di fiducia sul ddl Concorrenza una volta inserite alcune modifiche, la più importante delle quali è la misura contro le scalate ostili.
Il provvedimento, che è bloccato in Senato da oltre un anno, sarebbe dovuto tornare in aula questa settimana.
La conferenza dei capigruppo si riunirà al più tardi mercoledì e la data più probabile per l’avvio dell’esame in aula è il 4 o il 5 aprile, spiega il relatore del Pd Salvatore Tomaselli.
Venerdì il consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia, riferiscono da Palazzo Chigi.
“L’esecutivo ha deciso e noi ne prendiamo atto”, aggiunge Tomaselli preannunciando un nuovo incontro in settimana con il sottosegretario allo Sviluppo, Antonio Gentile (nella foto).
La misura contro le scalate ostili deve essere ancora formalizzata ma in sintesi prevede che, una volta superate determinate soglie azionarie nella società target, l’investitore possa essere obbligato a diffondere una lettera di intenti in cui spiega i suoi obiettivi entro un determinato arco di tempo.
Secondo Tomaselli la soglia minima oltre la quale scatteranno gli obblighi di disclosure sarà confermata al 5%, come aveva indicato il ministro Carlo Calenda.
Ci sono invece verifiche in corso sull’opportunità di limitare la norma alle sole imprese di interesse strategico, sostiene il senatore.
L’iniziativa governativa è partita dopo che Vivendi ha raccolto quasi il 29% di Mediaset. (Reuters)