La presidenza di turno italiana del G20, nel 2020, “spingerà ulteriormente per ulteriori progressi nell’area della trasparenza fiscale”, intesa come accesso delle amministrazioni fiscali a una maggiore mole di dati e informazioni per contrastare l’evasione. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, durante un simposio al G20 in corso a Ryiadh, in Arabia Saudita. (ANSA)
Italia, Spagna, Francia, Germania: serve fisco internazionale
“La creazione di un nuovo sistema fiscale internazionale adeguato al ventunesimo secolo è la sfida chiave del nostro tempo”. E’ quanto scrivono i ministri dell’Economia di Italia, Spagna, Francia e Germania in una lettera, pubblicata sul Corriere della Sera, nel giorno del G20 in programma a Riad. “È nostra responsabilità comune raggiungere un accordo globale su questo tema entro la fine dell’anno – scrivono Roberto Gualtieri, Nadia Calviño, Bruno Le Maire e Olaf Scholz – Adesso noi abbiamo un’opportunità unica per una revisione delle regole che renda il sistema fiscale globale più equo ed efficace”.
“La tassazione a livello internazionale soffre in questo momento di due gravi debolezze, che intendiamo correggere insieme”, spiegano. “La prima: gli utili dei colossi tecnologici, siano questi americani, europei o cinesi, non sono tassati in modo adeguato. Queste società realizzano profitti considerevoli in luoghi dove hanno una presenza fisica limitata, ma nei quali sfruttano i dati di milioni di utenti. Le società più profittevoli spesso sono quelle che pagano le imposte più basse. Di conseguenza, non contribuiscono in maniera equa al finanziamento delle nostre comunità. Questa situazione è inaccettabile, controproducente e – ancora più importante – insostenibile”.
Tassare i giganti del web
“Un sistema internazionale di tassazione digitale ci permetterebbe di affrontare questo problema – proseguono i ministri dell’Economia dei quattro Paesi – stabilendo un prelievo giusto e stabile, tagliato su misura per i nuovi modelli di economia digitale. Inoltre darebbe alle imprese che operano nel settore digitale maggiore certezza del diritto. Apprezziamo il sostegno espresso da alcune importanti società del comparto per una soluzione internazionale sviluppata in ambito Ocse”. (askanews)