Le prossime elezioni politiche in Italia potrebbero ridare centralità alle posizioni euroscettiche secondo l‘agenzia di rating Fitch, che include il voto italiano tra i vari elementi di rischio per la crescita globale.
In un report diffuso oggi, il capo economista di Fitch Brian Coulton prevede che l‘attuale fase positiva dell‘economia globale — con crescita sopra il trend e politiche monetarie ancora altamente accomodanti — possa non proseguire dopo la fine del 2018. L‘agenzia cita un‘ampia serie di motivi, primi tra tutti la progressiva chiusura dell‘output gap nelle economie avanzate e il ritiro del sostegno monetario da parte delle banche centrali.
Inoltre, le questioni geopolitiche sono riemerse come elemento di rischio “degno di nota” osserva Fitch: prima di tutto le tensioni legate alla Corea del Nord e le possibili conseguenze che queste potrebbero avere sui rapporti Usa-Cina, già segnati dalle preoccupazioni di Washington per lo squilibrio di bilancia commerciale esistente tra i due Paesi.
“I rischi di frammentazione della zona euro si sono ridotti dall‘inizio dell‘anno ma le prossime elezioni italiane potrebbero vedere il dibattito euroscettico riguadagnare la ribalta, mentre una ulteriore escalation delle tensioni tra i governi di Catalogna e Spagna potrebbero implicare alcuni rischi al ribasso per la notevole performance di crescita recente della Spagna”, conclude il report.
Le elezioni politiche in Italia sono attese nella primavera dell‘anno prossimo, alla scadenza naturale della legislatura. (Reuters)