La faccenda si complica, il Movimento la sospende: Marika Cassimatis “non è e non sarà la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle a Genova“.
Decisione clamorosa del tribunale di Genova, che nella causa di Marika Cassimatis contro Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle ha deciso di dare ragione alla vincitrice delle “comunarie” per la scelta del candidato sindaco: sono state annullate le due delibere con cui la Cassimatis veniva esclusa dal partito e con cui Luca Pirondini è stato scelto per correre alle elezioni con il simbolo dell’M5S.
M5S caso Genova, Grillo: “Chi non è d’accordo con le regole si crei un altro partito”
Accolto dunque su tutta la linea il ricorso presentato dagli avvocati Lorenzo Borrè e Alessandro Gazzolo: nelle motivazioni della sentenza (pdf), il giudice, Roberto Braccialini, ha parlato, fra l’altro, di «regole non chiare» e «conduzione (del partito, ndr) a tratti dirigista». La soddisfazione di Marika Cassimatis è esplosa in un entusiasta post sulla sua pagina su Facebook , accompagnato dall’hashtag #DavidecontroGolia.
Che cosa succede adesso
Adesso, a 2 mesi esatti dalle elezioni comunali, in programma il prossimo 11 giugno, la situazione per il partito si complica decisamente: il rischio è che il Movimento non abbia candidati alle elezioni nella città del suo fondatore. Anche se «un candidato c’è, ed è Marika Cassimatis – come ha detto questa mattina l’avvocato Borrè – Il Movimento, se non la candidasse, dovrebbe boicottare una decisione del giudice»; il legale ha aggiunto di avere «comunicato questa mattina alla Cassimatis la decisione del giudice: mi ha risposto dicendomi “evviva!”, era a lezione. Il presidente ha accolto tutte le nostre richieste facendo proprie le nostre argomentazioni».
Grillo può impedirle di usare il simbolo
Formalmente, dunque, Marika Cassimatis è in corsa per le elezioni comunali a Genova, ma Grillo potrebbe impedirle di usare il simbolo dell’M5S , perché la titolarità è di un movimento diverso dal Movimento che ha espulso la professoressa: il simbolo è di una associazione registrata da Grillo nel 2012, dal commercialista Andrea Nadasi e dal nipote di Grillo, l’avvocato Enrico Grillo. Grillo, però, è alla guida di entrambi.
Perché la Cassimatis era stata esclusa
Ricordiamo che Marika Cassimatis e la sua lista erano stati “bocciati” da Grillo per alcuni like a commenti di fuoriusciti dal Movimento come il sindaco di Parma, Pizzarotti e il consigliere comunale di Genova, Paolo Putti, però «quando erano ancora nel Movimento», come si è difesa la professoressa (è docente di Geografia).
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“Il tribunale di Genova oggi ha sospeso l’efficacia della decisione assunta da Beppe Grillo in qualità di Garante e titolare del simbolo del MoVimento 5 Stelle di non concedere alla Cassimatis l’uso del simbolo stesso per le elezioni comunali del 2017 a Genova (e non di escludere la Cassimatis dal percorso selettivo). Ha inoltre sospeso l’efficacia della votazione del 17 marzo in cui si chiedeva a tutti gli iscritti di esprimersi sull’importante decisione di partecipare o meno alle comunali di Genova. La sentenza specifica la natura interlocutoria delle odierne statuizioni, che non sono, quindi, definitive. Si tratta di un provvedimento cautelare di sospensione suscettibile di modifiche sia in sede di (eventuale) reclamo che di merito. Rispettiamo la sentenza, che, tra l’altro, riconosce la validità e la legittimità del Regolamento del MoVimento 5 Stelle (“le apprezzabili regole statutarie più volte richiamate, sottolineate ed apprezzate”) riservandoci, però, di tutelare in ogni sede le nostre ragioni”, è il ragionamento seguito dai 5 Stelle.
In pratica, al netto di possibili ricorsi contro la sentenza di stamattina – che comunque non vengono esclusi a priori – dal punto di vista dei 5 Stelle è fondamentale la sospensione della Cassimatis da esponente del Movimento decretata da Grillo stesso lo scorso 6 aprile. Il tribunale di Genova, infatti, con la sua sentenza ha sospeso l’efficacia “della decisione assunta il 14 marzo 2017 da Grillo di escludere la lista Cassimatis dal percorso selettivo interno e dal procedimento elettorale relativo al rinnovo del Consiglio comunale ed all’elezione del sindaco del Comune di Genova” e “della deliberazione/votazione del 17 marzo 2017 con cui l’assemblea in rete degli iscritti certificati ha deciso la presentazione del signor Luca Pirondini come candidato sindaco e la presentazione della lista dei nominativi ad esso collegata, per i candidati consiglieri comunali”.
Il giudice, in pratica, ha annullato la destituzione della docente – e della lista ad essa collegata – da candidata ufficiale dei 5 Stelle. Una decisione comunicata da Grillo con un post pubblicato il 14 marzo, con il quale in pratica annullava le comunarie genovesi. Parallelamente il tribunale ha anche considerato come nullo il ripescaggio del tenore Luca Pirondini, secondo classificato e vicino ai vertici del partito, che il 17 marzo è stato scelto per correre al posto della Cassimatis con il simbolo M5S alle elezioni amministrative di giugno. La decisione del giudice è giustificata dal fatto che Grillo, in quanto garante del Movimento 5 Stelle, non ha “alcun potere di intervento” nel processo di selezione delle candidature locali. È vero, ifnatti, che “il capo politico del Movimento ha il potere di sottoporre a convalida la votazione che aveva coronato vincitrice la lista Cassimatis”, ma è altrettanto vero che “non ha il potere di proporre una votazione degli iscritti su base nazionale per deliberare sulla scelta della lista seconda classificata”. Per i vertici del Movimento, però, la sentenza non cambia l’essenza del problema: Cassimatis non sarà la candidata sindaco perché è stata sospesa dal Movimento il 6 aprile, quattro giorni prima che il tribunale si esprimesse sul suo ricorso. E questo passaggio non è stato contestato da alcuna sentenza. Almeno fino ad ora.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
robyuankenobi
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peter pan
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Ecchime!!!
peter pan
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AhAhAhAh!!!!!!
Ciao
belfagor
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avevo dimenticato di allegare immagine dell’avo del nostro Peter Pan, ecco!
belfagor
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scusi, ma lei e’ per caso erede di Pan, il fauno che vagava per i boschi, selve e monti, spesso per inseguire le ninfe, mentre suona e danza il flauto (o piffero)? Ammazza com’eri brutto!! Avevi pure le corna!
Elmoamf
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Che tempi!
E come disse Flaiano: “La situazione è grave ma non è seria”
Elmoamf
peter pan
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