(WSC) ROMA – Alla fine del 2020 il valore del Pil italiano (prodotto interno lordo) è atteso a 1.647 miliardi di euro secondo quanto stimato dalla Nota di aggiornamento del Def (Nadef) messa a punto dal ministero dell’Economia.
Rispetto all’anno precedente l’economia italiana registrerà una frenata del 9% (-143 miliardi di euro, in termini assoluti) a seguito dell’emergenza legata al coronavirus. Si tratta del calo più marcato da quelli registrati dalla fine della seconda guerra mondiale.
Debito pubblico italiano, nuovo record. Chi pagherà?
Secondo quanto stimato dal Mef, grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive, nel 2021 è attesa una crescita programmatica del Pil pari al 6 %, che nel 2022 e nel 2023 si attesterà al 3,8% ed al 2,5% rispettivamente.
Nel 2020 il debito pubblico italiano è stimato in crescita a 2.603 miliardi di euro dai 2.410 miliardi del 2019. La variazione in termini assoluti sarà di +193 miliardi di euro.
Il rapporto debito/Pil è atteso pertanto al 158% alla fine del 2020 dal 135% del 2019. Questo rapporto dovrebbe diminuire a partire dal 2021 al 156% per poi attestarsi al 154% nel 2022.