Il Pilastro europeo dei diritti sociali, adottato nell’aprile 2017, stabilisce al principio 16 che ogni persona ha il diritto di accedere tempestivamente a un’assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità e a costi accessibili.
Eppure per quanto riguarda l’Italia, che si posiziona al terzo posto dopo Cipro e Bulgaria, il 29% delle persone dichiara che le spese sanitarie hanno pesato particolarmente sul budget familiare. Cifra non molto positiva considerando il nostro sistema sanitario che dovrebbe attuare senza problemi i principi di buona qualità, tempestività e costi accessibili.
La percentuale più alta di persone che invece ha dichiarato che i costi della sanità non hanno pesato sul budget familiare è stata registrata in Danimarca, Slovenia e Svezia (tutte all’86%), Estonia (85%) e Francia (84%). Secondo i dati Eurostat, a sentire maggiormente il peso della spesa medica sono le famiglie di due persone in cui almeno una ha 65 anni o più (13%). Rappresenta un esborso di un certo rilievo per i single (12%), le famiglie con figli indipendenti (12%), famiglie composte da due persone e quelle con figli piccoli (10%).
Nel complesso, oltre la metà della popolazione dell’Unione europea (55%) ha dichiarato in riferimento all’anno 2017 che le spese mediche sostenute non sono state un peso dal punto di vista economico
Altro punto debole sono le cure dentistiche. In Italia,le cure odontoiatriche non sono coperte, se non in minima parte, dal Servizio sanitario nazionale. Ciò vuol dire che le prestazioni si devono pagare per intero di tasca propria.
Per queste cure, Cipro è il Paese dove viene lamentato un forte esborso (47%), seguita dall’Italia (39%), la Lettonia (36%) e dalla Spagna (34%). Invece il 79% dei danesi, il 77% in Olanda e Svezia ritengono che andare dal dentista non sia un problema per il portafogli.
Consuelo
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Ticket sanitari aboliti
Dal 1° marzo i piemontesi non dovranno più pagare il ticket sui farmaci. Questa mattina ( venerdì c.m) la giunta regionale ha deciso di cancellare la quota fissa di compartecipazione farmaceutica a carico dei cittadini, che era in vigore dal 2002. “Il Piemonte diventa una delle prime regioni italiane ad aver completamente abolito il ticket sui farmaci – sottolineano il presidente della Regione Sergio Chiamparino e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. Cancelliamo una tassa sulla salute: un vantaggio per i cittadini che non devono più sostenere un costo, ma anche una riduzione della burocrazia per gli stessi cittadini e per la pubblica amministrazione”
http://notiziaoggi.it/attualita/ticket-sanitari-la-regione-li-abolisce/