Crescono le percentuali di voto del centrodestra, il M5S è ancora il primo partito, ma il centrosinistra perde anche come coalizione. Matteo Renzi è già considerato sconfitto dagli italiani che si stanno convincendo di una vittoria di Berlusconi.
Giudizio sul governo uscente e orientamenti di voto Con la prima rilevazione del mese di febbraio Lorien analizza nuovamente la valutazione da parte degli italiani del Governo Gentiloni: il crollo in termini percentuali del gradimento degli ultimi mesi è evidente (34% contro il 47% del trimestre precedente). Ciò i ripercuote fortemente anche sull’orientamento di voto degli elettori e sulle possibilità future del Partito Democratico di guidare un prossimo governo. Anche la fiducia nel futuro, cresciuta intensamente nello scorso trimestre, segna un lieve calo a inizio anno nonostante i segnali positivi della crescita economica del Paese. Cresce il dichiarato di voto, avvicinandosi al dato di affluenza delle scorse elezioni politiche (75%), in caduta le intensioni di voto per il PD, mentre il M5S pur registrando un lieve calo supera il centrosinistra anche considerato come coalizione. Il centrodestra, trainato dalla crescita decisa di Forza Italia nelle ultime settimane, mette un discreto vantaggio rispetto agli avversari, pur non ancora sufficiente ad accaparrarsi con sicurezza il numero minimo di seggi necessari a governare. C’è da considerare che un numero sempre maggiore di elettori sta prendendo posizione e se da un lato un aumento dell’affluenza tende a favorire il voto per i partiti maggiori, dall’altro una lieve diminuzione in termini % non significa necessariamente voti persi (è il caso, ad es., di Lega e M5S che nonostante un lieve calo in % si stanno mantenendo sempre pressoché costanti in termini di voti assoluti). Chi vincerà le elezioni? Gli italiani sono sempre più convinti di una vittoria di Berlusconi, anche Di Maio rappresenta un’opzione in crescita, mentre Matteo Renzi è già considerato sconfitto (solo il 7% crede attualmente in una sua vittoria). I temi caldi della campagna elettorale Uno dei temi più dibattuti in questa campagna elettorale, soprattutto dopo i terribili fatti di Macerata, è il tema dell’immigrazione. Lorien ha chiesto ai cittadini italiani di esprimersi su quali misure dovrebbero essere considerate prioritarie sul tema. La maggioranza degli italiani (56%) è favorevole in maniera netta a politiche più restrittive nei confronti dei migranti. Gli elettori di PD, Liberi e Uguali e del M5S sono i più propensi a mantenere la legislazione attuale, che reputano sufficiente. Solo gli elettori di sinistra chiedono in larga maggioranza politiche di maggiore inclusione e integrazione degli stranieri. Sul fronte opposto la maggior parte degli elettori della Lega (45%) e una buona parte anche di quelli di Fratelli d’Italia chiedono la chiusura delle frontiere e l’espulsione immediata di tutti gli immigrati clandestini dal Paese. Sul tema, molto dibattuto, delle pensioni gli italiani vorrebbero modificare la riforma Fornero, ma non eliminarla. Circa un terzo degli elettori vorrebbe una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro sulla base dei contributi versati, soprattutto tra gli elettori del PD, della Lega e del M5S. un altro terzo vorrebbe invece abbassare le soglie d’anzianità permettendo a tutti di andare in pensuione prima (in particolar modo tra gli elettori di LeU, FdI e Forza Italia). Nonostante la maggioranza degli italiani richieda di procedere in avanti sulla strada dei diritti civili e delle libertà individuali, un italiano su quattro (soprattutto tra gli elettori di centrodestra) abolirebbe le leggi approvate negli ultimi anni e considerate troppo permissive (unioni civili, divorzio breve, testamento biologico, etc ), gli elettori di centro-sinistra vorrebbero invece proseguire con il cammino intrapreso soprattutto sul tema dei diritti civili; particolare importante da considerare dato che il matrimonio egualitario è stato eliminato dal programma del Partito Democratico. Gli elettori del M5S insistono invece maggiormente sul tema delle libertà individuali (eutanasia, prostituzione, droghe leggere, etc.) Nota metodologica: • Indagine nazionale telefonica e online – 1.000 intervistati > 18 anni • Interviste miste telefoniche e online (800 CATI – 200 CAWI) • Rappresentatività garantita per sesso, età, area geografica e dimensione centro • Data realizzazione: 1-4 Febbraio 2018 |
nerio
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Vien da chiamarlo il classico comportamento da “vorrei ma non posso” – Oppure il nimby :” si facciamo qualcosina, ma che non si sappia sennò siamo razzisti” – come se schiavizzare, derubare e far morire in mare migliaia di migranti economici clandestini non fosse già essere razzisti. Oppure :”si c’è la delinquenza, ma leggi restrittive no” pensando: “chissà tocchi solo agli altri l’esperienza negativa della figlia fatta a pezzi”.
nerio
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