Il 6 aprile 2009 alle 3.32 di notte, una scossa di terremoto segnava per sempre le vite degli abitanti de L’Aquila e dell’Abruzzo. Morirono 309 persone, i feriti furono oltre 1600, i danni stimati più di 10 miliardi di euro.
Da quel momento sono passati 15 anni. Anni in cui la città ha lottato e sofferto. Ancora adesso, sta lentamente cercando di rialzarsi. L’Aquila, nel bene e nel male, più di ogni altra città, incarna lo spirito del nostro Paese: unito nel momento del bisogno, impacciato quando deve affrontare le sfide complesse del futuro.
“Il terremoto, oltre a distruzione e morte, porta con sé un dolore latente, difficile da spiegare: è la privazione dai luoghi del cuore. Ci si sente come orfani.
È questo che abbiamo sperimentato tutte e tutti all’Aquila nei mesi e negli anni successivi al terremoto del 6 aprile 2009.”
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Alessandro Chiappanuvoli, che a L’Aquila ci è nato e cresciuto, conosce questa città come le sue tasche e due anni fa ha deciso di raccontarla attraverso i suoi occhi in un podcast.
Si chiama L’Aquila Fenice, è un podcast che abbiamo realizzato per Spotify Studios in collaborazione con il Museo MAXXI: parla della ferita che questa città si porta dietro, ma anche e soprattutto di futuro e rinascita.
Fonte: newsletter di Chora Media Verba Manent