Tutti i pro di una patrimoniale per paesi indebitati come l’Italia

Si dice sia "quasi impossibile" da implementare. Se fatta bene (con percentuali modeste) può funzionare, aumentando entrate senza incoraggiare l'evasione. È il motivo per cui presto potrebbe vedere la luce da noi.

(WSC) ROMA – Jamie Dimon sostiene che una tassa patrimoniale sarebbe “quasi impossibile” da implementare per via delle difficoltà che si incontrano nel calcolare il benessere dei cittadini a causa dei casi di evasione fiscale. Tuttavia i dati e le esperienze passate dimostrano il contrario. Pur incoraggiando l’evasione, se fatta bene può aumentare le entrate senza intralciare la crescita dei consumi e dell’economia.

L’evasione fiscale incide anche nei calcoli di altre tasse. E gli esperimenti fatti in diversi paesi d’Europa (vedi tabella più in basso) mostrano che una patrimoniale non troppo onerosa può effettivamente aumentare le entrate fiscali. Ed è questo il motivo per cui presto potrebbe vedere la luce in Italia. Sebbene sia chiaro a tutti che una misura una tantum non può risolvere gli annosi problemi strutturali di paesi che non crescono da 20 anni come il nostro.

In periodo di crisi è sensato chiedere tassa extra ai più ricchi

Ma in situazioni di bassa produttività e mercato del lavoro in crisi come quella attuale possono contribuire a rafforzare le finanze di un paese indebitato che ne ha disperato bisogno. Parliamo di una patrimoniale verticale vera e propria e non di tasse già esistenti in Italia come l’IMU sulla casa o l’imposta di bollo.

In una fase in cui gli Stati Uniti si trovano a dover ripianare miliardi e miliardi di debiti, e non possono permettersi di chiedere altri sforzi a una popolazione già in difficoltà, una patrimoniale sarebbe una manna dal cielo peer le casse statali. Anche se fosse destinata a scontrarsi con un certo livello di evasione fiscale.

Le persone con redditi bassi sono quelle che stanno pagando di più gli effetti della pandemia di coronavirus. Per questo motivo sarebbe più sensato chiedere una tassa extra ai più ricchi.

Income tax misreporting chart

Patrimoniale più elevata più incoraggiare l’evasione

È vero che alcuni contribuenti benestanti non dichiarerebbero il loro patrimonio per evitare di pagare tutte le tasse che devono allo Stato. È dimostrato da diversi studi in materia condotti in paesi in cui è in vigore un’imposta sul patrimonio. Uno studio svizzero ha rilevato che un calo dell’1% dell’aliquota dell’imposta sul patrimonio aumenta del 43% il patrimonio dichiarato. Ciò significa che un’imposta sul patrimonio più elevata incoraggia l’evasione.

È soprattutto per questo motivo che Dimon sostiene di preferire imposte sul reddito più elevate piuttosto che una patrimoniale una tantum. Il suo ragionamento lascia a desiderare. Le imposte sul reddito non sono affatto immuni dall’evasione. Per fare un esempio, circa un dollaro su sei delle imposte federali americane non è ancora stato pagato. Dalle ricerche dell’IRS (Inland Revenue Service, l’Agenzia delle Entrate americana) emerge, anzi, che sono i cittadini con il reddito più elevato a compiere errori più grossolani nella dichiarazione dei redditi.

L’esempio della Svizzera ci dice che per riscontrare successo un governo farebbe meglio a imporre una tassa patrimoniale modesta. Lì la tassa è amministrata a livello locale cantonale e contribuisce al 3,62% delle entrate complessive nazionali. I Democratici in Usa propongono una patrimoniale del 2-3%, ma gli esperimenti europei (vedi tabella sotto) indicano che, per evitare troppi casi di evasione, è più sensato imporre una percentuale intorno allo 0,5%.

Wealth tax as percentage of tax revenues chart

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