Bitcoin, Dimon (Jp Morgan): è una “frode”, “non finirà bene”

E' bastato che il Ceo della banca americana n. 1 definisse "frode" la criptovaluta per provocare un crollo di -8,0%.

Si sgonfia l’ennesima delle tante bolle finanziarie?

Il Bitcoin scivola sotto 4.000 dollari, dopo le bordate lanciate da Jamie Dimon, il numero uno di Jp Morgan. La criptovaluta arretra dunque a 3.886 dollari, dopo che Dimon ha sparato a zero, sostenendo che il Bitcoin è una “frode”, e “non finirà bene”. La perdita intraday nella mattinata (ora di New York) mercoledi 13 settembre supera -8.0% ($3,814.26 – 8.05%).

Bitcoin: una religione, più che una valuta. Arricchisce chi se la inventa

Il valore della valuta virtuale, che alla fine del 2005 era di 250 dollari, è salito fino a 5.000 dollari e ultimamente è calato intorno a quota 4.000 dollari, dopo che le autorità finanziarie cinesi hanno ordinato lo stop al trading delle criptovalute, mettendo al bando il sistema di raccolta fondi.

Bitcoin, catena di Sant’Antonio virtuale per fessi. Ultimi entrati: -19%. E se la bolla scoppia -45%

Inoltre, alcuni analisti prevedono che il prezzo possa passare a a 6.000 dollari il prossimo anno. Secondo un recente sondaggio di Bank of America-Merrill Lynch, Bitcoin è considerato come il “commercio più affollato”, il ché significa che gli investitori credono che ci sono troppe persone sul versante degli acquisti, fatto che potrebbe tradursi in una raffica di bolle.

Criptovalute, nuova frontiera finanziaria o prossima bolla speculativa?

Le autorità cinesi, poi, la scorsa settimana hanno ordinato un divieto di offerta di moneta iniziale, una forma nascente di raccolta di fondi in cui la tecnologia startup emette le proprie monete digitali, come Bitcoin.

Criptovalute, Ethereum: un flash crash e il valore crolla -96%
Tag

Partecipa alla discussione