Nuovo rimpasto alla Casa Bianca, dove Donald Trump ha licenziato il suo attuale capo di gabinetto, Reince Priebus, sostituendolo con John F. Kelly, attuale ministro della Sicurezza Interna.
Priebus è l’ex capo del Partito Repubblicano ed è sempre stato considerato un “corpo estraneo” dal presidente Usa che lo ha tollerato inizialmente perché era l’ufficiale di collegamento con il Gop (Grand Old Party). La settimana scorsa Trump aveva accettato le dimissioni del suo portavoce Sean Spicer e nominato a capo della comunicazione della Casa Bianca, Anthony Scaramucci, che ha accusato Priebus di essere la fonte delle indiscrezioni su Trump fatte filtrare alla stampa.
Trump ha cacciato Priebus via Twitter dopo che oggi lo aveva al fianco in un viaggio a New York: “Sono lieto di informare che ho appena nominato il Generale John F. Kelly come Capo dello Staff della Casa Bianca. È un grande americano”, ha scritto sul suo profilo il presidente Usa, che ha inoltre ringraziato Priebus “per il suo servizio e la dedizione al Paese; abbiamo realizzato molto insieme e sono fiero di lui”.
L’operazione è un’ennesima prova della debolezza di Trump costretto a rivoluzionare la squadra alla Casa Bianca. Kelly è un personaggio più nelle corde di Trump: è uno dei generali in congedo che con il ministro della Difesa, James Mattis, ed il Consigliere per la Sicurezza Nazionale (lui in servizio in realtà), Herbert Raymond McMaster, formano il cuore della squadra.
Squadra di cui per i primi mesi ha fatto parte un altro generale in congedo, il predecessore di McMaster, Michael Flynn, uno dei protagonisti del Russiagate che mentì al vicepresidente Mike Pence sui suoi rapporti con l’ambasciatoe russo a Washington (di ritorno a Mosca) Serghey Kislyak.
Casa Bianca di Trump piomba nel caos: generale Flynn si dimette. Aveva mentito sui rapporti con la Russia
Kelly ha 67 anni ed era generale a 4 stelle del corpo dei Marine. Era stato nominato da Barack Obama a capo del Comando Sud del Pentagono, responsabile del Centro e del Sud America. IN precedenza ha comandato le truppe del contingente internazionale guidato dagli Usa in Iraq occidentale.
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L’uscita di Reince Priebus conferma l’alta tensione all’interno della Casa Bianca. E la volontà del presidente Donald Trump di fare fuori tutti coloro che non considera suoi fedelissimi.
La ‘lista’ delle posizioni che traballano sotto la scure di Trump include il ministro della Giustizia Jeff Sessions, criticato di continuo dal presidente per la sua astensione dalle indagini sul Russiagate, spingendosi a definirlo anche ”debole”.
Ma a tremare sono anche il ministro della Difesa Jim Mattis, in disaccordo con Trump su più temi e lasciato all’oscuro sulla retromarcia sui transgender ‘cacciati’ dalle forze armate.
In bilico sarebbe anche il segretario di Stato, Rex Tillerson, i cui rapporti con il presidente sono tesi soprattutto sull’indipendenza del suo ruolo.