Mike Flynn, l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Trump, ha detto all’Fbi e ai responsabile dell’Intelligence Committee della Camera e del Senato che si stanno occupando dell’investigazione sui potenziali legami con la Russia del presidente e di membri del suo staff della campagna elettorale, di essere intenzionato a rilasciare dichiarazioni sotto testimonianza se gli sarà garantita l’immunità da un’ eventuale messa in stato d’accusa da parte del Federal Bureau of Investigation (nella foto: Flynn a fianco di Putin a Mosca).
A riferirlo è il Wall Street Journal che cita non meglio specificate fonti ufficiali informate.
Flyyn in passato (video sotto) aveva formalmente parlato di concessione dell’immunita’ come pratica normale in politica “per chi ha commesso reati e vuole evitare la messa in stato d’accusa.
Flynn aveva rassegnato le dimissioni (vedi link sotto) appena 24 giorni dopo la sua nomina a Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, quando era diventato pubblico il fatto che aveva discusso le sanzioni dell’era Obama in una conversazione con l’ambasciatore russo a Washington prima che Trump fosse eletto.
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