Rimane altissima la tensione sul fronte orientale. Kiev punta il dito contro Mosca, accusata di sostenere i separatisti del Donbass e di discriminare i cittadini di etnia non russa.
L’Ucraina punta il dito contro la Russia di fronte alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja, con l’accusa di aver violato le convenzione ONU per la soppressione del finanziamento del terrorismo (1999) e quella per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (1965).
Kiev ha infatti accusato ieri Mosca per il presunto invio di armi, munizioni, militari e finanziamenti ai separatisti del Donbass e per l’abbattimento, nell’estate di tre anni fa, di un aereo della Malaysia Airlines con a bordo 298 persone.
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Altra accusa, quella di discriminare i cittadini di etnia non russa – come i tatari – nella penisola di Crimea che la Russia si è annessa nel marzo del 2014. I legali di Kiev hanno accusato Mosca di rendere “impossibile ai cittadini ucraini sentirsi al sicuro in qualunque posto del loro paese”.
La Russia ha respinto le accuse riguardanti il suo presunto sostegno militare ai miliziani separatisti e le sue presunte responsabilità nella strage del Boeing.