Federconsumatori sta seguendo migliaia di casi di azionisti traditi dalle banche venete e che hanno visto andare in fumo i propri risparmi, frutto di anni di sacrifici. In Italia si contano circa 119000 azionisti di Banca di Vicenza e 88000 di Veneto Banca di cui in Friuli Venezia Giulia 12000 di Banca di Vicenza e 3400 di Veneto Banca. Federconsumatori ha inviato oltre 2000 lettere di diffida agli istituti veneti ed oltre 4000 persone si sono rivolte ai nostri sportelli.
La notizia dell’arresto del direttore generale Consoli è sicuramente una buona novella, come pure quella del sequestro dei suoi beni e di quelli degli altri indagati. Sicuramente questa misura arriva tardi quando ormai probabilmente ampia parte del patrimonio si è dispersa. I reati contestati fanno ulteriormente ben sperare che si stia andando, anche con le indagini in essere, nella direzione giusta in quanto si parla di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza.
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I reati configurabili però possono essere anche ulteriori, aggravati, quali la truffa e l’estorsione nei confronti di clienti indotti a sovraindebitarsi per acquistare azioni senza averne le garanzie patrimoniali per il rientro ovvero ad acquistare azioni per poter continuare ad avere credito dalla banca ovvero ancora l’associazione per delinquere stante il fatto che alla realizzazione del fatto criminoso sono concorse più persone.
Si auspica che anche per Banca Popolare di Vicenza si possano avere presto notizie dalla magistratura, dall’Antitrust e dalle varie Vigilanze (Banca d’Italia, Consob e BCE) tali da assicurare alla giustizia i responsabili. I sequestri che noi chiediamo a gran voce da sempre si spera che possano concretizzarsi anche se ormai è fatto notorio come diverse figure apicali della banca tra cui, in primis, lo stesso Zonin, si sono già liberati di gran parte dei loro averi rendendo quindi più farraginoso, ma non impossibile, il recupero del patrimonio.
Intanto restiamo in attesa di conoscere da Banca di Vicenza, che poi si auspica possa essere seguita a ruota da Veneto Banca, il contenuto della loro proposta del protocollo di conciliazione che se non prevederà il ristoro di tutti gli azionisti traditi verrà da Federconsumatori affossato. Restiamo inoltre in attesa di conoscere come il fondo di solidarietà disposto da Banca di Vicenza verrà impiegato al fine di realmente apportare un concreto aiuto alle persone in grave difficoltà economica. I criteri devono essere trasparenti ed equi.
Fonte: Federconsumatori
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