La scelta non è stata casuale: inchiesta affidata ad un pm, Fabio De Pasquale, storicamente privo di timori reverenziali nel rapporto con i poteri forti.
L’indagine aperta dalla Procura di Milano sui conti del Sole 24 Ore ha iniziato a prendere forma in quel momento, una settimana fa, quando il procuratore Francesco Greco ha scelto De Pasquale. E gli sviluppi non si sono fati attendere: ieri si è appreso che il fascicolo ha cambiato natura: non più indagine esplorativa senza reato né indagati, catalogata nel cosiddetto «modello 45», ma inchiesta penale a tutti gli effetti. Adesso un reato c’è: articolo 2621 del codice civile. È il falso in bilancio.
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Era una scelta inevitabile, visto che proprio sulle operazioni di maquillage (se non di vera e propria plastica facciale) dei bilanci degli ultimi anni del gruppo editoriale di Confindustria si erano concentrati gli esposti piovuti in Procura. E altrettanto inevitabile dovrebbe essere, in tempi altrettanto stretti, un’ulteriore mutazione dell’inchiesta: da modello 44 a modello 21, ovvero da «a carico di ignoti» a indagati con nome e cognome: il falso in bilancio può avere infatti numerosi responsabili, ma i primi a venirne chiamati a rispondere sono giocoforza i firmatari dei bilanci. Anche a loro tutela, perché si possano meglio difendere, nel registro degli indagati potrebbero finire a breve gli amministratori i cui nomi compaiono in calce almeno agli ultimi tre bilanci, ovvero il triennio 2013/2015.
Tra i punti di partenza dell’inchiesta di De Pasquale c’è indubbiamente la semestrale approvata il 30 settembre scorso, con cui il nuovo ad della casa editrice, Gabriele Del Torchio, ha ricalcolato, in chiave assai peggiorativa, una serie di poste di bilancio dell’esercizio precedente. Non si tratta, sospetta il pm, semplicemente del frutto di una modifica della «modalità di rilevazione» dei dati, come sostiene il Sole, ma della presa d’atto che quei dati erano stati deliberatamente alterati.
Adesso inizia la caccia ai dati veri, e quella ai responsabili. Compresa l’analisi del ruolo delle società di revisione: tra i primi atti di De Pasquale c’è stato l’ordine alla Guardia di finanza di andare a perquisire Kpmg, la società che ha certificato i bilanci. Per adesso il pm non ha mandato le fiamme gialle anche in viale Monte Rosa, sede del Sole, ma forse per il semplice motivo che lì la Finanza c’è già da tre giorni, su disposizione della Consob, e sta accumulando carte su carte. Destinate ad approdare anche in Procura.
Ieri intanto i giornalisti del quotidiano, riuniti in assemblea, hanno votato un pacchetto di 5 giorni di sciopero, con l’ipotesi di spenderli per il referendum, e lo stop delle relazioni con il direttore, Roberto Napoletano. L’iniziativa è stata presa anche per l’esclusione di Del Torchio – in rotta di collisione con Napoletano – dalla lista del prossimo cda. Lasciando l’azienda senza guida in un momento drammatico e pericoloso come questo.
Fonte: Il Giornale