Le immagini mozzafiato parlano da sole: migliaia e migliaia di venezuelani attraversano il confine con la Colombia in cerca di cibo e medicine, materie prime oggi molto difficili da trovare in Venezuela. Il video (qui sotto) è stato pubblicato dal sito La Opinión Cúcuta con il titolo “Fiume umano sul confine: il riflesso del dramma venezuelano” ed è una finestra aperta per il pubblico mondiale per capire la crisi umanitaria che sta passando questo paese, sotto la guida dell’incapace e inetto Maduro, delfino scelto da Hugo Chavez. L’inflazione in Venezuela e’ la piu’ alta del mondo, circa il 400% su base annua (per l’esattezza 397,40%), i negozi sono vuoti, la gente non ha cibo per mangiare, o medicine per curarsi, l’economia e’ al collasso totale.
Le immagini del video mostrano migliaia di persone che occupano tutto il ponte Simon Bolivar che collega la città di confine colombiano di Cúcuta con San Antonio del Tachira in Venezuela. La Colombia esclude adesso la riapertura corridoio umanitario con il Venezuela. L’Associated Press ha riferito che più di 100.000 venezuelani hanno attraversato il confine domenica 17 luglio. E’ stato il secondo weekend consecutivo che il governo socialista di Caracas ha aperto il confine con la Colombia, chiuso da agosto dello scorso anno. Maduro ha chiuso tutti i valichi un anno fa, ufficialmente come misura per combattere il contrabbando lungo il confine di 2.219 chilometri. Molti puntavano a comprare cibo e benzina a prezzi scontati, con un enorme guadagno rispetto ai prezzi della Colombia. Tuttavia, la carenza di prodotti è in vertiginoso aumento in Venezuela mentre l’inflazione è ormai salita a tre cifre (quasi il 20% su base mensile), per cui sono stati imposti controlli sulla valuta (il bolivar) e limiti a importazioni e investimenti. Il crollo dei prezzi del petrolio ha drasticamente ridotto i proventi del governo – unica entrata di un paese arretrato – per finanziare la spesa pubblica. Il malcontento della popolazione è ormai altissimo, proteste di piazza vengono represse quotidianamente dalla polizia, i partiti di opposizione chiedono la revoca di Maduro con un referendum.
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Suma Qamaña
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Dove vai al mare ?
:))))))))))))))))))))))
Consuelo
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Che cosa ho nuovamente combinato? I miei poveri commenti sono finiti nella poubelle?
ronin
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Viva il modello americano! O forse no, questi dati dimostrano un’altra verità
Marcello Foa
http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/08/11/viva-il-modello-americano-o-forse-no-questi-dimostrano-unaltra-verita/
Confesso : sono stato, in gioventù, un grande ammiratore degli Stati Uniti. Poi, da inviato speciale, ho iniziato a girare questo grande Paese in lungo e in largo ma non nelle solite, note grandi città – New York, San Francisco, Boston, Washington – bensì nell’America profonda, quella, noiosissima, mai battuta dai turisti e dove i giornalisti si recano solo se costretti dai loro direttori. Un paio di anni fa con la mia famiglia abbiamo trascorso le vacanze negli Usa ; lasciammo la Grande Mela per addentrarci nello Stato di New York, su verso Albany e Catskills Mountains, sedotti dalla descrizione, letta sulle guide turistiche, dei tipici, deliziosi villaggi, simbolo di una vecchia America.
Bastarono poche decine di chilometri per restare sconcertati: i villaggi erano davvero vecchi ma tutt’altro che deliziosi. Erano angoscianti, costellati di case derelitte e talvolta piegate su ste stesse ; viaggiavamo su strade piene di buche da cui spuntavano erbacce che nessuno strappava più da tempo e intorno a noi vedvamo solo povera gente. I più fortunati vivevano in baracche di legno, gli altri vagavano trascinando i propri cenci nei carrelli della spesa.
Scoprimmo, allora, l’altro volto dell’America, quello che i turisti non vedono mai sulla Fifth Avenue o nel centro di San Francisco ed è un’America molto più numerosa di quanto si immagini, isolata, ignorata da tutti, abbandonata a se stessa.
Capii allora che erano veritiere le denunce di un commentatore molto coraggioso l’economista Paul Craig Roberts; non uno qualunque, ma uno dei principali collaboratori del presidente Reagan, docente universitario, pluripremiato. Craig Roberts sostiene che parte dei dati concernenti gli Usa, a cominciare da quelli sulla disoccupazione, non sono attendibili, in quanto manipolati alla fonte. Per intenderci : è uno di destra, un liberale. Ma con gli occhi aperti e un’autentica passione civica al servizio del proprio Paese.Ora, grazie alla segnalazione di un amico, scopro uno studio di due docenti americani, Hershey H. Friedman e Sarah Hertz, intitolato: “Gli Stati Uniti sono il miglior Paese al mondo? Ripensateci”, basato su una serie di statistiche internazionali, da cui trova conferma il ritratto di un Paese in fase di evidente involuzione sociale, politica ed economica. Qualche dato: nella classifica sulla percentuale della popolazione che vive in povertà, gli Usa sono al 35 esimo posto su 153. Quella riguardante i bambini in povertà nei Paesi occidentali è ancora più disastrosa: gli Usa sono 34esimi su 35, solo la Romania fa peggio. Sono il quarto Paese al mondo con la maggior disuguaglianza reddituale, dietro a Cile, Messico e Turchia. E gli stessi americani non si sentono molto felici: sono appena al diciassettesimo posto della classifica mondiale. L’aspettativa di vita è bassa: gli Usa sono appena 42esimi, mentre battono tutti riguardo la popolazione carceraria: hanno 2,2 milioni di detenuti, molto più della Cina (1,6 milioni) che però ha una popolazione oltre 3 volte maggiore e della Russia dell’orribile Putin (600 mila). Secondo una fonte insospettabile, l’Economist, nemmeno Stalin raggiungeva queste cifre.
Potrei continuare ma mi fermo qui. Intuisco lo sconcerto del lettore, che si chiede: ma come? Io pensavo che l’America… Già, lo pensavamo tutti, ma per valutare davvero questo Paese non ci si può limitare agli annunci ufficiali, che descrivono solo una parte della realtà, ignorando tutto quello che non collima con la verità ufficiale, con il mito che Hollywood e le tv continuano ad alimentare. Quanti film avete visto sui 45 milioni di americani in povertà? Quante denunce giornalistiche? Chi solleva questo tema nei dibattiti televisivi? La risposta è sempre la stessa: nessuno.
Tutti pavidi e conformisti, tranne pochi commentatori coraggiosi come Paul Craig Roberts.
That’s America. Purtroppo.
ronin
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Cosa sei diventata, America? Attraversano a piedi col rosso, la polizia li picchia e li arresta. Video choc
Marcello Foa
http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/11/07/il-volto-violento-dellamerica-attraversano-a-piedi-col-rosso-la-polizia-li-picchia-e-li-arresta-video-choc/
Non riconosco più l’America. Quando ero un ragazzo era il Paese della libertà, quando avevo 19 anni lo attraversi in bus, sui Greyhound, coast to coast, andata e ritorno. Dormivamo nei motel passeggiavamo liberamente nelle grandi città come in quelle piccole; non avevamo paura e non sentivamo alcuna diffidenza attorno a noi. Era un vero piacere.
Poi dopo l’11 settembre ho assistito a una metamorfosi progressiva: gli Usa sono diventati il Paese che viveva nella paura, nella diffidenza, che travalicava i suoi splendidi valori costituzionali nel nome della sicurezza
L’ultima volta che ci sono stato, nel 2012, l’America mi parve trasformata, come se il suo Dna fosse cambiato. Scoprii, con grande dispiacere, il Paese dei divieti e di una polizia sempre più presente e invadente. E superarmata. In un decennio, coperto dal compiacente silenzio dei media, la polizia di tutti gli Usa è stata dotata di equipaggiamenti da guerra, come se fosse a Baghdad e non nel Wisconsin o in California.
E il suo comportamento si svela sempre più violento e prevaricatore. Brutale anche per reati comuni, più simile a quello di uno Stato totalitario che a un Paese democratico. I fatti di Ferguson hanno fatto esplodere una rabbia che covava da tempo. Ma il clima, nel frattempo, non è migliorato.
Quasi ogni settimana escono notizie e video assurdi, come quello…………………
……………….
ecc
…
Consuelo
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Poi mi taccio. Non ha alcun senso continuare .
Buon bagno!
Mulder
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Daltronde parla chiaro l’ Ibrido… leccando EM da una parte, e condannando dall’altra i 5S, che non hanno ideologia , visione del mondo..scrive…destinati a sgonfiarsi per mancanza di linea strategica..!! se sei Onesto, stupido ed incompetente, dove vai??? Te Capi’ ….
Questa e’ l’ideologia piddina che boccia le proposte dei MS5 per ridurre le spese di 95 mil annui. L’ideologia giusta e’ di rubare sempre di piu’, di stare anche coi Golpisti..quelli si che sono furbi, affamano i popoli e poi li indebitano; non solo in america latina, ma negli Usa, faranno la fine del sud, come gli Europei..Almeno la loro economia funzionasse..20.000miliardi di $ di debito..! Altro che Maduro !!!.. ci vogliono dei Pinochet, degli Yeltsin per risollevare le casse di stato, quello americano…! Chiudiamo gli occhi su genocidi, golpe e guerre, mica siamo stupidi…eh..perdiana…
Vero che i cinesi hanno capito tutto, come i Russi: si stanno liberando dei dollari, e dopo.. la Fed alzera’ i tassi ?? o le tasse ? Sara’ solo guerra…
Consuelo
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Mulder, so che conosci perfettamente lo spagnolo vorresti tradurmi questa frase?
Según datos extraoficiales del Banco Central de Venezuela, presentados al directorio de esa institución,
Mulder
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@Hedge… prendo atto dei tuoi insulti, che in inglese, qui non violano le regole di scrittura…!!!
Chissa’ in siciliano..?? ” Scemunitu..tu si nuddu ammiscatu ccu nenti..” !!!!
hedge
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fatto 1: il video in questa pagina mostra decine di migliaia di persone che traversano il ponte di confine tra Venezuela e Colombia, confine che era chiuso dal governo da un anno. Vanno forse in gita turistica, questi centomila? E’ un video, porca miseria, come si fa a negare l’evidenza? Sono forse comparse di hollywood assoldate per l’occasione dal complesso militar-giudaico-massonico per dare forza alla tesi della crisi umanitaria???
fatto 2: l’inflazione in Venezuela e’ davvero al 397%, come viene scritto nell’articolo (peraltro molto terra/terra). Lo ha comunicato il Banco Central de Venezuela, non la Cia o quel pazzo cospirazionista lunatico di Paul Craig Roberts. Ecco il link che ho trovato con qualche fatica:
http://www.lapatilla.com/site/2016/05/05/la-inflacion-anualizada-en-abril-alcanzo-el-3974-segun-datos-extraoficiales-del-bcv/
come si fa a negare l’evidenza? Per quale motivo dare sempre la colpa agli Stati Uniti (IL MALE, IL DIAVOLO!!) quando paesi falliti come Venezuala e Corea del Nord vanno da soli per propra volonta’ – o meglio dei loro leader dittatori – verso lo sfacelo, perseguendo ideali socialisti o comunisti? Viva i cinesi, che hanno capito tutto e – loro si’ – hanno cervello e strategia. Di nuovo, non so come continuate a incaponirvi e negare l’evidenza. Me ne vado al mare, che qui si scoppia, buona giornata ai cospirazionisti, salutatemi Giulietto Chiesa!! Un saluto al mitico Nakatomy e a Emtrader, l’unico filo-americano dichiarato di questo sito (bravo!!). Dammi una mano, dai, questi fanno chiasso e mettono in giro disinformazione un tanto al chilo…. W l’America!
Consuelo
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E’ brutto da dirsi,ma penso che Michel De Montaigne avesse ragione quando scriveva che:
” gli uomini finiscono per darsi in affitto, non nutrono le proprie facoltà per se stessi ma per quelli ai quali si assoggettano: sono i loro locatori che abitano in loro, non essi stessi
Mulder
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Articolo incompleto e fuorviante... per indurre a pensare che la crisi attuale sia responsabilita’ dell’ inetto Maduro seguace di Chavez..
Certamente il Paese soffre il crollo dei prezzi del petrolio, come gli Usa, estromessi dal Venezuela con la Nazionalizzazione delle risorse Petrolifere. Al contrario del fosco quadro fatto dal New York Times, i Venezuelani non stanno morendo di fame, non soffrono di dioccupazione di massa, come Grecia e Spagna. Malgrado varie difficolta’, causate dai controlli valutari ed altri da accaparramento, da sabotaggio e contrabbbando, il 95% dei Venezuelani consuma 3 pasti al giorno, il doppio degli anni ’90. Il tasso di disoccupazione e’ inferiore al 6% e gli alloggi sono sovvenzionati dallo Stato.
La Strategia di dare la colpa all’economia Venezuelana e’ spinta da interessi stranieri, sempre molto efficiente, con difficolta’ di approvvigionamento e l’accesso al dollaro piu’ difficile che creano panico e caos, ma certamente inferiore a quello che osserviamo in Europa in questi giorni.
La solita prassi per i Golpe, e’ la creazione del malcontento per un cambiamento di regime. Come in Cile per destituire Allende: distruggere l’economia, far crescere il malcontento, e l’arrivo dei militari sostenuti da Washington in ogni fase. Dopo, la brutale dittatura di Pinochet, che ha governato con torture , assassini, desparecidos ed esiliato migliaia di persone…Questa e’ la STORIA.
Quest’anno, il NOBEL Obama, ha approvato uno Speciale Finanziamento del Dipartimento di Stato di 5 mil.$ per sostenere gruppi antigovernativi in Venezuela, e l’organizzazione ” National Endowementfor Democracy”, finanziata dal Congresso, sta finanziando gli stessi gruppi con 1,2 mil. $ per minare il governo di Maduro, che ha denunciato gli attacchi e fatto appello ad Obama affinche’ cessi nel danneggiare il Venezuela.
Recentemente 33 paesi Latino-Americani e caraibici, membri del CELAC, hanno espresso pubblicamente il loro appoggio a Maduro contro le ingerenze. Speriamo che Washington finalmente, cessi di erodere la democrazia dei propri vicini con le sue sporche, solite tattiche.
Questo scrive Eva Golinger su telesutv…
Consuelo
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Saranno pure loro, i componenti della Commissione Europea, dei complottisti?
ronin
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«La FAO smentisce le menzogne sul Venezuela»
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_fao_smentisce_le_menzogne_sul_venezuela/5694_16660/
L’economista Miguel Angel Ferrer spiega attraverso TeleSur perché il parere della FAO a favore del Venezuela ha importanza capitale nella guerra mediatica contro la patria di Hugo Chávez
L’economista e professore di Economia Politica, fondatore e direttore del Centro Studi di Economia e Politica, il messicano Miguel Angel Ferrer, torna ad occuparsi Venezuela attraverso il suo blog ospitato da TeleSur. Ferrer scrive: «Con la dichiarazione del rappresentante in Venezuela della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) il quale ha affermato che il Venezuela non ha bisogno di aiuti umanitari, il governo del presidente Nicolás Maduro vince una nuova battaglia nella guerra mediatica scatenata dalla destra interna e dagli Stati Uniti contro il processo bolivariano in corso da quasi 20 anni».
L’economista spiega l’importanza della presa di posizione ufficiale della FAO: «Le parole del rappresentante della FAO rappresentano un solido baluardo contro i tentativi dell’oligarchia e dell’imperialismo di creare l’immagine di un Venezuela nel caos a causa della mancanza di alimenti per la popolazione. La creazione di questa immagine deve servire come giustificazione per un intervento straniero che abbia la facciata di un aiuto umanitario, ma con il chiaro proposito di rovesciare il governo bolivariano».
«Ciò che la FAO ha diplomaticamente affermato – spiega Miguel Angel Ferrer – è che in Venezuela non vi è scarsità di alimenti…………………………
……………………….
……ecc……….
…
hedge
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Mulder
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Ezra Pound, americano, uno dei maggiori poeti del 900, fu giudicato pazzo e rinchiuso in manicomio a Washington: nel 1940 aveva accusato per radio gli Angloamericani e la Finanza Internazionale di aver provocato la Guerra contro i Paesi che si ribellavano al giogo dell’Usura. Fu’ internato perche’ ..era vero… e non esisteva ancora Guantanamo..
Anche Craig Robert e’ Pazzo, ma non rinchiuso in manicomio, perche’ e’ un giudizio inconsistente. Agli stupidi, posti come “edge” a difesa dell’Impero, non resta altra arma che usare il Vocabolario del Padrone: Complottista, xenofobo, razzista ed Antiamericano, pazzo, non avendo alcun argomento da opporre nel merito.
In effetti P.C.R. ha detto che ” Washington non e’ piu’ l’unica fonte di energia del Mondo: l’ Occidente non e’ piu’ leader Mondiale. C’e’ solo egoismo ed arroganza. ll modello Occidentale di Capitalismo Democratico non risulta essere ne’ Democratico ne’ Capitalista, ma una forma ” di fascismo” governato da una Oligarchia. Gli stati Uniti sono il paese dove un cambio di regime e’ piu’ necessario”.
Parole a mio avviso Sacrosante, perche’ dimostrabili con mille fatti, anche se ” una forma di fascismo” puo’ forse sembrare un complimento.
Il Mondo Finanziario e’ cambiato: una volta a difesa dell’Impero ponevano i Cappuccetti Rossi, oggi, gli ” Edge”…Cosi’ va il mondo…e’ la crisi..
robyuankenobi
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Il Governo ha le sue responsabilità e su questo non ci piove,.ma è insopportabile che forze esterne contribuiscano in modo scandaloso all’affossamento di un Paese.
Emtrader
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robyuankenobi
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H. considerando che uno dei fattori alla base dell’attuale destabilizzazione del Venezuela è stato e continua a essere il finanziamento multimilionario che le agenzie statunitensi, come USAID e la Fondazione nazionale per la democrazia, erogano da oltre 12 anni alle organizzazioni e ai partiti politici antigovernativi; che il presidente Obama ha autorizzato un fondo speciale, del valore di 5,5 milioni di USD, per finanziare gruppi antigovernativi in Venezuela tramite il Dipartimento di Stato americano;
condanna fermamente la costante campagna di destabilizzazione contro la Repubblica bolivariana del Venezuela, portata avanti mediante atti di violenza in un quadro simile al precedente tentativo di colpo di Stato del 2002; insiste che l’interventismo contro la sovranità del Venezuela, lungi dal far spazio al dialogo e alla pace, incoraggia posizioni estreme che non rientrano nell’ordinamento istituzionale e costituzionale del paese;
2. denuncia le notizie di una presunta crisi umanitaria in Venezuela, che hanno lo scopo di promuovere una campagna internazionale a favore dell’intervento;
Consuelo
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considerando che il Venezuela è oggetto di una grave aggressione da parte di Stati Uniti e UE a livello politico, diplomatico, finanziario, economico e mediatico, e, allo stesso tempo, deve affrontare il fenomeno de “El Niño” che negli ultimi tre anni ha provocato scarse precipitazioni, circostanza che si è tradotta in un aumento delle zone colpite da siccità e temperature elevate; che, in conseguenza di ciò, è diminuito il livello delle acque della diga di Guri, il che ha contribuito alla crisi energetica del paese; che l’economia del Venezuela risente del calo dei prezzi del petrolio, mentre il governo si sta impegnando a mantenere il modello sociale esistente e tutti i progressi sociali conseguiti;
Consuelo
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Il “Venezuela è una minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”
( Obama)
E ora leggiti, se vuoi:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B8-2016-0726+0+DOC+XML+V0//IT
da cui estrapolo :U. considerando che a livello politico, diplomatico, finanziario, economico e mediatico, e, allo stesso tempo, deve affrontare il fenomeno de “El Niño” che negli ultimi tre anni ha provocato scarse precipitazioni, circostanza che si è tradotta in un aumento delle zone colpite da siccità e temperature elevate; che, in conseguenza di ciò, è diminuito il livello delle acque della diga di Guri, il che ha contribuito alla crisi energetica del paese; che l’economia del Venezuela risente del calo dei prezzi del petrolio, mentre il governo si sta impegnando a mantenere il modello sociale esistente e tutti i progressi sociali conseguiti;
hedge
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Consuelo
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Sono una cospirazionista
Quando a fronte di notizie apparse, un po’ qui e un po’ là, controllo la loro veridicità e….
C’è chi ama fare lo struzzo ed è libero di farlo e c’è chi preferisce non essere preso per il naso!
ronin
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…c’era solo una punzecchiatina a hedge, che essendo una rocchia, non ha neanche sentito…
…per il resto, mi sembrava un bel post…
…
hedge
…anche tu sei un “senior”, essendoti iscritto il 29 Apr 2015, praticamente al lancio del sito…
Consuelo
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Sono una cospirazionista quando ,a fronte di certe notizie, riesco a trovare conferma
http://www.judicialwatch.org/wp-content/uploads/2015/05/Pg.-291-Pgs.-287-293-JW-v-DOD-and-State-14-812-DOD-Release-2015-04-10-final-version11.pdf
ronin
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HITLER IMITO’ IL SISTEMA MONETARIO DI LINCOLN
di Ellen Brown
http://www.altrainformazione.it/wp/chi-controlla-il-debito-pubblico/signoraggio-la-linfa-vitale-dei-poteri-forti/hitler-imito-il-sistema-monetario-di-lincoln/#
…
Il Trattato di Versailles aveva imposto al popolo tedesco risarcimenti che lo avevano distrutto, con i quali si intendeva rimborsare i costi sostenuti nella partecipazione alla guerra per tutti i Paesi belligeranti. Costi che ammontavano al triplo del valore di tutte le proprietà esistenti nella Germania. La speculazione sul marco tedesco aveva provocato il suo crollo, affrettando l’evento di uno dei fenomeni d’inflazione più rovinosi della modernità. Al suo apice, una carriola piena di banconote, per l’equivalente di 100 miliardi di marchi, non bastava a comprare nemmeno un tozzo di pane. Le casse dello Stato erano vuote ed enormi quantità di case e di fattorie erano state sequestrate dalle banche e dagli speculatori. La gente viveva nelle baracche e moriva di fame. Nulla di simile era mai accaduto in precedenza: la totale distruzione di una moneta nazionale, che aveva spazzato via i risparmi della gente, le loro attività e l’economia in generale. A peggiorare le cose arrivò, alla fine del decennio, la depressione globale. La Germania non poteva far altro che soccombere alla schiavitù del debito e agli strozzini internazionali. O almeno così sembrava.
Hitler e i Nazional-Socialisti, che arrivarono al potere nel 1933, si opposero al cartello delle banche internazionali iniziando a stampare la propria moneta. In questo presero esempio da Abraham Lincoln, che aveva finanziato la Guerra Civile Americana con banconote stampate dallo Stato, che venivano chiamate “Greenbacks“. Hitler iniziò il suo programma di credito nazionale elaborando un piano di lavori pubblici. I progetti destinati a essere finanziati comprendevano le infrastrutture contro gli allagamenti, la ristrutturazione di edifici pubblici e case private e la costruzione di nuovi edifici, strade, ponti, canali e strutture portuali. Il costo di tutti questi progetti fu fissato a un miliardo di di unità della valuta nazionale. Un miliardo di biglietti di cambio non inflazionati, chiamati Certificati Lavorativi del Tesoro. Questa moneta stampata dal governo non aveva come riferimento l’oro, ma tutto ciò che possedeva un valore concreto. Essenzialmente si trattava di una ricevuta rilasciata in cambio del lavoro e delle opere che venivano consegnate al governo. Hitler diceva: “Per ogni marco che viene stampato, noi abbiamo richiesto l’equivalente di un marco di lavoro svolto o di beni prodotti“. I lavoratori spendevano poi i certificati in altri beni e servizi, creando lavoro per altre persone.
Nell’arco di due anni, il problema della disoccupazione era stato risolto e il Paese si era rimesso in piedi. Possedeva una valuta solida e stabile, niente debito, niente inflazione, in un momento in cui negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali erano ancora senza lavoro e vivevano di assistenza. La Germania riuscì anche a ripristinare i suoi commerci con l’estero, nonostante le banche estere negassero credito e dovesse fronteggiare un boicottaggio economico internazionale. Ci riuscì utilizzando il sistema del baratto: beni e servizi venivano scambiati direttamente con gli altri paesi, aggirando le banche internazionali. Questo sistema di scambio diretto avveniva senza creare debito nè deficit commerciale. L’esperimento economico della Germania lasciò alcuni durevoli monumenti al suo processo, come la famosa Autobahn, la prima rete del mondo di autostrate a larga estensione.
Di Hjalmar Schacht, che era all’epoca a capo della banca centrale tedesca, viene spesso citato un motto che riassume la versione tedesca del miracolo del “Greenback”. Un banchiere americano gli aveva detto: “Dottor Schacht, lei dovrebbe venire in America. Lì abbiamo un sacco di denaro ed è questo il vero modo di gestire un sistema bancario“. Schacht replicò: “Lei dovrebbe venire a Berlino. Lì non abbiamo denaro. E’ questo il vero modo di gestire un sistema bancario” (John Weitz, Hitler’s Banker Warner Books, 1999).
Benchè Hitler sia citato con infamia nei libri di storia, egli fu popolare presso il popolo tedesco. Stephen Zarlenga, in The Lost Science of Money, afferma che ciò era dovuto al fatto che egli salvò la Germania dalle teorie economiche inglesi. Le teorie secondo le quali il denaro deve essere scambiato sulla base delle riserve aurifere in possesso di un cartello di banche private piuttosto che stampato direttamente dal governo. Secondo il ricercatore canadeseHenry Makow, questo fu probabilmente il motivo principale per cui Hitler doveva essere fermato; egli era riuscito a scavalcare i banchieri internazionali e creare una propria moneta. Makow cita un interrogatorio del 1938 di C.G.Rakowsky, uno dei fondatori del bolscevismo sovietico e intimo di Trotzky, che finì sotto processo nell’URSS di Stalin. Secondo Rakowsky, “[Hitler] si era impadronito del privilegio di fabbricare il denaro, e non solo il denaro fisico, ma anche quello finanziario; si era impadronito dell’intoccabile meccanismo della falsificazione e lo aveva messo a lavoro per il bene dello Stato. Se questa situazione fosse arrivata a infettare anche altri Stati, potete ben immaginare le implicazioni controrivoluzionarie” (Henry Makow, “Hitler Did Not Want War”).
L’economista inglese Henry C.K.Liu ha scritto sull’incredibile trasformazione tedesca: “I nazisti arrivarono al potere in Germania nel 1933, in un momento in cui l’economia era al collasso totale, con rvinosi obblighi di risarcimento postbellico e zero prospettive per il credito e gli investimenti stranieri. Eppure, attraverso una politica di sovranità monetaria indipendente e un programma di lavori pubblici che garantiva la piena occupazione, il Terzo Reich riuscì a trasformare una Germania in bancarotta, privata perfino di colonie da poter sfruttare, nell’economia più forte d’Europa, in soli quattro anni, ancor prima che iniziassero le spese per gli armamenti“. In Billions for the Bankers, Debts for the People (Miliardi per le Banche, Debito per i Popoli, 1984), Sheldon Hemry commenta: “Dal 1935 in poi, la Germania iniziò a stampare una moneta libera dal debito e dagli interessi, ed è questo che spiega la sua travolgente ascesa dalla depressione alla condizione di potenza mondiale in soli 5 anni. La Germania finanziò il proprio governo e tutte le operazioni belliche, dal 1935 al 1945, senza aver bisogno di oro nè debito, e fu necessaria l’unione di tutto il mondo capitalista e comunista per distruggere il potere della Germania sull’Europa e riportare l’Europa sotto il tallone dei banchieri“.
L’IPERINFLAZIONE DI WEIMAR
Nei testi moderni si parla della disastrosa inflazione che colpì nel 1923 la Repubblica di Weimar (nome con cui è conosciuta la repubblica che governò la Germania dal 1919 al 1933). La radicale svalutazione del marco tedesco è citata nei testi come esempio di ciò che può accadere quando ai governi viene conferito il potere incontrollato di stampare da soli la propria moneta. Questo è il motivo per cui viene citata, ma nel complesso mondo dell’economia le cose non sono come sembrano. La crisi finanziaria di Weimar ebbe inizio con gli impossibili obblighi di risarcimento imposti dal Trattato di Versailles.
Schacht, che all’epoca era il responsabile della zecca della repubblica, si lamentava: “Il Trattato di Versailles è un ingegnoso sistema di provvedimenti che hanno per fine la distruzione economica della Germania. Il Reich non è riuscito a trovare un sistema per tenersi a galla diverso dall’espediente inflazionistico di continuare a stampare banconote“. Questo era quello che egli dichiarava all’inizio. Ma Zarlenga scrive che Schacht, nel suo libro del 1967 The Magic of Money, decise “di tarar fuori la verità, scrivendo in lingua tedesca alcune notevoli rivelazioni che fanno a pezzi la saggezza comune propagandata dalla comunità finanziaria riguardo all’iperinflazione tedesca“. Schacht rivelò che era la Banca del Reich, posseduta da privati, e non il governo tedesco che pompava nuova valuta all’economia. Nel meccanismo finanziario conosciuto come vendita a breve termine, gli speculatori prendono in prestito qualcosa che non possiedono, la vendono e poi “coprono” le spese ricomprandola a prezzo inferiore. La speculazione sul marco tedesco fu resa possibile dal fatto che la Banca del Reich rendeva disponibili massicce quantità di denaro liquido per i prestiti, marchi che venivano creati dal nulla annotando entrate sui registri bancari e poi prestati ad interessi vantaggiosi.
Quando la Banca del Reich non riuscì più a far fronte alla vorace richiesta di marchi, ad altre banche private fu permesso di crearli dal nulla e di prestarli, a loro volta, a interesse. Secondo Schacht, quindi, non solo non fu il governo a provocare l’iperinflazione di Weimar, ma fu proprio il governo che la tenne sotto controllo. Alla Banca del Reich furono imposti severi regolamenti governativi e vennero prese immediate misure correttive per bloccare le speculazioni straniere, eliminando la possibilità di facile accesso ai prestiti del denaro fabbricato dalle banche. Hitler poi rimise in sesto il paese con i suoi Certificati del Tesoro, stampati dal governo su modello del Greenback americano. Schacht disapprovava l’emissione di moneta da parte del governo e fu rimosso dal suo incarico alla Banca del Reich quando si rifiutò di sostenerlo (cosa che probabilmente lo salvò dal processo di Norimberga). Ma nelle sue memorie più tarde, egli dovette riconoscere che consentire al governo di stampare la moneta di cui aveva bisogno non aveva prodotto affatto l’inflazione prevista dalla teoria economica classica. Teorizzò che essa fosse dovuta al fatto che le fattorie erano ancora inoperose e la gente senza lavoro. In questo si trovò d’accordo con John Maynard Keynes: quando le risorse per incrementare la produzione furono disponibili, aggiungere liquidità all’economia non provocò affatto l’aumento dei prezzi; provocò invece la crescita dei beni e di servizi. Offerta e domanda crebbero di pari passo, lasciando i prezzi inalterati. (da Webofdebt)
di Ellen Brown
Mulder
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commento sospeso per violazione delle regole di scrittura
ronin
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Art. 1, Sezione 8. pp. 5 della Costituzione degli Stati Uniti d’America: Il congresso avrà diritto di batter moneta, e di determinarne il valore (delle unità), e di fissare i criteri dei pesi e delle misure.
Firmato George Washington, presidente e deputato della Virginia (17 settembre 1787)
ronin
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“La storia testimonia che i cambiavalute hanno usato ogni sorta di inganno, macchinazione, frode e violenza possibile al fine di mantenere il controllo sui governi per gestire il denaro e la sua emissione.”
President James Madison
ronin
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“Chiunque controlli la massa monetaria in qualsiasi paese è il padrone assoluto dell’intera industria e del commercio.”
James A. Garfield, Presidente degli Stati Uniti d’America
ronin
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hedge
…io sono io, e non ho modelli…
…
“Se gli Americani consentiranno mai a banche privati di emettere il proprio denaro, prima con l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. “
Thomas Jefferson (1776)
hedge
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robyuankenobi
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ronin
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…cospirazionista e/o complottista a me…???… un reaganiano… è come dare del cospirazionista e/o complottista a Paul Craig Roberts…
…non hai capito una mazza…
…
…la mente è come il paracadute… funziona solo se la apri…
…expand your mind…!!!…
…
robyuankenobi
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hedge
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robyuankenobi
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