A Jean-Claude Juncker “bottone e bomba” dell’Esercito Ue, come a Trump?

Sarà il Commander-in-Chief di EUROCORPS, ovvero del nascente Esercito Comune Europeo? È una buon’idea? Del suo Stato Maggiore fanno parte anche ufficiali italiani.   Lo stemma che accompagna …

Sarà il Commander-in-Chief di EUROCORPS, ovvero del nascente Esercito Comune Europeo? È una buon’idea? Del suo Stato Maggiore fanno parte anche ufficiali italiani.
 
Lo stemma che accompagna la nota di oggi è quello dell’EUROCORPS, una sorta di mini Corpo d’Armata di 1.200 uomini che fa capo all’Unione Europea e comprende reparti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Spagna. Del suo Stato Maggiore fanno parte anche ufficiali italiani. Non è esattamente un esercito europeo, nemmeno in erba, perché agisce sotto il controllo della Nato e, com’è noto, lì ci sono gli americani, gli inglesi e altro personale di dubbia fede europeista.
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Son excellence, le très Honorable M. Jean-Claude Juncker, Président de la Commission  et Maréchal Suprême de la Grande Armée Européenne. Come suona?  È d’uso nelle democrazie vere subordinare il potere militare a quello civile. La stessa elezione di  Juncker alla Presidenza della Commissione Europea doveva servire—in maniera un po’ obliqua  a dire il vero—a dimostrare la natura democratica dell’Unione.

Dunque, l’ipotetico esercito  comune europeo di cui tanto si parla dovrebbe essere sotto il suo comando? Prometterà di  andare sobrio alle conferenze stampa da ora in poi? Se non lui, chi deve comandare? I tedeschi si  sono già proposti—in base alla notevole esperienza bellica—di assumersi l’incombenza se,  modestamente, fosse proprio necessario… Certo, non gli è andata bene nel corso delle due Guerre  Mondiali del secolo scorso, ma si dice che la terza volta è quella buona.

C’è il problema che le forze armate della Germania sono a pezzi, che le truppe tedesche distaccate in  Afghanistan si sono rivelate poco efficienti, che—secondo una Commissione parlamentare tedesca—  per la mancanza di manutenzione e di ricambi molto meno della metà degli aerei da combattimento del  Paese sono in grado di alzarsi in volo, che a tutti gli effetti è la Polonia a proteggere la Germania dalla  Russia; e che, come commenta riservatamente un alto funzionario dello Stato Maggiore francese,  nell’improbabile necessità di ri-combattere oggi la Seconda Guerra Mondiale, “calcoliamo di potere  raggiungere Berlino in tre giorni: ma solo perché hanno messo dei limiti di velocità sull’autobahn…”

E la Francia allora? Negli ultimi match con i tedeschi—la Guerra Franco-Prussiana e i due conflitti  mondiali—hanno perso con, diciamo, éclat. Gli inglesi? Ah già, si son tirati fuori. Forse i simpatici  maltesi: chi potrebbe mai obiettare? Intanto, il ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen  (Cdu), ha confermato, il 7 marzo, che l’Unione Europea procederà ad istituire un comando centralizzato  per le operazioni militari che dovrebbe essere già operativo entro pochi mesi.

È stato deciso di evitare per  il momento di chiamarlo “quartier generale” per le resistenze di alcuni paesi membri.  Così si parte, con l’Europa “pronta ad assumere più responsabilità” e a “promuovere la stabilità del suo  vicinato”, in attesa di vedere come e con chi farlo. Che tipo d’esercito sarà? Di quelli che uccidono le  persone, sparano con i cannoni e girano sui carri armati? C’è un altro tipo di esercito? E le bombe chi le  mette, la Francia forse regalerà le sue atomiche?

È difficile immaginare che gli americani, dopo Donald  Trump, vorranno prestare “armi di distruzione di massa” anche a Jean-Claude Juncker.  Qualche anno fa l’attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi—una persona abile  e molto convinta—ha visto nel modello europeo un successo da allargare al mondo intero: “Una  democrazia da estendere prima a livello europeo e poi globale”.

La settimana scorsa è tornato sul tema,  spiegando che: “Se l’Ue fosse stata più coraggiosa in passato sulle politiche di allargamento, oggi sarebbe  ‘più influente’ e non sarebbe alle prese con una instabilità crescente ai suoi confini”.

Gozi è un  entusiasta e probabilmente possiamo escludere un reale tentativo di conquistare il mondo. Però, se si  creasse davvero un’esercito europeo, a cosa dovrebbe servire esattamente? Deve andare in guerra?

di James Hansen

copyright Hansen Worldwide 2017

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3 commenti

  1.   

    It seems… Poland denies reports of withdrawal from Eurocorps … according to Deutsche Welle…
    But nobody knows for sure!
    In all this mess… the unique and only rock is Juncker!
    Elmoamf

  2.   

     
    La Polonia si oppone ai ricatti di Bruxelles e ritira le sue truppe per ritorsione dall’Eurocorps
     
    http://www.controinformazione.info/la-polonia-si-oppone-ai-ricatti-di-bruxelles-e-ritira-le-sue-truppe-per-ritorsione-dalleurocorps/
     
    La UE, nelle nobili intenzioni dei suoi promotori,  doveva favorire l’integrazione e la cooperazione in Europa. Quello che sta avvenendo tra i paesi dell’Est ed il resto d’Europa è esattamente l’opposto. La Ue risulta sempre più spaccata tra Est e Ovest. La Polonia ritira i soldati dalla forza multinazionale di difesa Eurocorps
    Il governo nazionalista polacco di trova ormai  in guerra aperta con l’Ue. Per ritorsione Varsavia ritira i militari da Eurocorps
     
    La Polonia, sempre più ostile nei confronti dell’Ue che l’aveva ammessa fra i nuovi membri, aprendo le porte ad un’immissione  forse prematura di Paesi ex comunisti , ha compiuto un duro gesto benché prevalentemente simbolico in chiave anti-Bruxelles. Non è nuovo il Governo di Varsavia a gesti nettamente polemici nei confronti della Commissione Europea e la sua posizione è simile a quella di altri paesi dell’Est, ex comunisti dell’orbita sovietica, che adesso sono fonte di una serie di  problemi tra gli ancora Ventotto membri della UE.
     
     
    Cosa c’è dietro lo scontro tra Polonia e Ue
     
    Varsavia ha ritirato il proprio contingente dalla forza multinazionale di difesa Eurocorps, che era nata a livello di “corpo d’armata di reazione rapida” nel 1992, che fa capo a Bruxelles, anche se agisce sotto comando Nato. Ne fanno parte truppe di Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Spagna ed il cui comando è a Strasburgo. In Eurocorps sono presenti anche ufficiali di Grecia, Italia, Turchia e appunto Polonia. Si rompe quindi una intesa che voleva simboleggiare l’integrazione delle forze di difesa europea. Migranti, i Paesi di Visegrad denunciano “il ricatto” dell’Ue Orban
     
    Nello stesso tempo, come per  rendere più aspro  lo scontro tra Est e Ovest, i capi dei governi dei Paesi del gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia) hanno denunciato apertamente  “il ricatto” e “il diktat” dell’Europa nei loro confronti in materia di politica migratoria comune.
     
    In un vertice tenutosi   a Varsavia, i premier dei quattro paesi che rifiutano le cosiddette “quote” obbligatorie di ripartizione dei migranti che, come noto,  approdano in Europa  essenzialmente attraverso la porta d’ingresso dell’Italia e della Grecia, hanno fermamente respinto l’idea di condizionare la distribuzione dei fondi europei all’adesione alla politica migratoria comune ed alla ripartizione delle quote dei migranti.
     
    . “L’idea di collegare alla politica migratoria i fondi che ci sono dovuti da parte dell’Ue è una cattiva idea”, ha detto il premier ungherese Viktor Orban durante una conferenza stampa con gli omologhi ceco Bohuslav Sobotka, lo slovacco Robert Fico e la polacca Beata Szydlo. “Il gruppo di Visegrad, Polonia compresa, non accetterà mai questo ricatto, né che gli vengano dettate condizioni”. Diciamo chiaramente che la politica migratoria seguita sino ad ora dall’Ue non è stata all’altezza e bisogna trarne delle conseguenze”, ha sottolineato Szydlo..
     
    Orban ha vantato la politica restrittiva sull’immigraazione e le misure cautelative prese dal suo Paese per impedire gli ingressi dei migranti: le recinzioni costruite alla frontiera serbo-ungherese e la controversa legge, appena entrata in vigore, che prevede la sistematica detenzione dei profughi in arrivo. “Ormai l’Ungheria è in grado di dare risposte da sola, anche se l’accordo tra Ue e Turchia non funziona. Siamo capaci di fermare qualsiasi ondata migratoria alla frontiera serbo-ungherese”, ha precisato, sostenendo che è l’Ungheria quella che si è assunta il compito di proteggere altri Paesi europei. “Gli austriaci e i tedeschi possono ormai dormire sonni tranquilli”, ha concluso Orban.
     
    Le dichiarazioni di Orban non sono una sorpresa ma sono del tutto coerenti con la politica seguita fino ad oggi dall’Ungheria che ha rivendicato di voler mantenere e difendere la propria identità nazionale e le proprie caratteristiche di paese cristiano, rifiutando un processo di islamizzazione e di multiculturalismo imposto dalle centrali di Bruxelles.  Alla posizione di Orban si è aggiunta la Polonia che   ha delle rivendicazioni del tutto simili a quelle di Budapest e che, con i suoi 38 milioni di abitanti,  rappresenta un peso consistente all’interno dell’Unione.
     
    Di recente anche il presidente della Repubblica Ceka, Milos Zeman, aveva dichiarato che la responsabilità per l’ondata miogratoria che affligge l’Europa deve ricercarsi nella politica di destabilizzazione e di caos perseguita dall’Amministrazione USA in Medio Oriente  e che il suo paese non poteva considerarsi responsabile e non riteneva di accettare il principio dell’accoglienza a tutti i costi. In particolare Milos Zeman aveva fato notare che la maggioranza dei migranti in arrivo attraverso la rottta Grecia Balcani, era costituita da giovani maschi, dai 17 ai 35 anni, single ed apparentemente in buona salute, di conseguenza questi devono essere considerati i “disertori” delle guerre in corso in Siria, e negli altri paesi e che” il suo paese non era moralmente obbligato ad accogliere i disertori. Che questi tornassero a difendere i loro paesi dalle aggressioni dei terroristi”.
     
    Una posizione molto diversa da quella mantenuta dagli altri premier europei come la Merkel, Hollande, Gentiloni.
     

  3.   

    JunckerKamen…
    https://www.youtube.com/watch?v=NRiz7onITF4
     
    Saluti.
    Elmoamf