di Alberto Negri
(WSC) ROMA – Confusione e insofferenza, questo sta generando la pandemia da Covid-19 e il primo a scatenare questi sentimenti è il presidente degli Stati uniti Trump, leader del Paese che forse è ancora il più potente del mondo ma versa in uno stato confusionale, sia a livello politico che medicale. Per la verità la confusione e l’insofferenza non sono soltanto degli americani ma riguardano l’intero quadro internazionale, anche in Europea e qui in Italia, dove per altro sono sempre di più le figure politiche o di rilievo colpite dal virus.
L’irresponsabilità di Trump, dettata da un narcisismo sconfinato e patologico, si è espressa anche in quella passeggiata in automobile per salutare i fan e risollevare i sondaggi che in questo momento lo danno nettamente dietro a Biden. Trump, speriamo che se la cavi, viene curato per il Covid-19, ma una volta guarito dal virus dovrebbe essere sottoposto ad accurate indagini per accertarne la salute mentale. Un presidente che paga 750 dollari di tasse dovrebbe chiarire ai suoi elettori ma anche al mondo come è possibile, visto che si fa accreditare come un miliardario e un uomo d’affari di successo. Ci sono solo due possibilità: o è un fallito o è un imbroglione.
Saperlo non è cosa di poco conto perché questo presidente sta minando dall’interno il sistema democratico americano e in sostanza la democrazia in tutto il mondo. Un presidente che nel pessimo dibattito televisivo con Biden, il peggiore della storia, afferma che potrebbe non accettare il verdetto delle urne se venisse sconfitto mette in luce una personalità disturbata, probabilmente venata di follia criminale.
E’ evidente che Trump è un personaggio negativo per gli americani ma anche per il mondo che intende appartenere alle democrazie liberali. La sua incapacità si è dispiegata proprio con questa pandemia dove è arrivato a dire qualunque sciocchezza, persino a suggerire improbabili terapie di cura. Purtroppo le stupidaggini di Trump e i suoi atteggiamenti sprezzanti di ogni regola di prudenza, dal non volere indossare la mascherina e praticare il distanziamento sociale, hanno fatto proseliti negli Usa e anche nel mondo.
Nei Paesi europei si moltiplicano le proteste contro le mascherine le norme di sicurezza per contenere l’epidemia. Anche per questo, oltre che pe evidenti motivi economici, i governi hanno finora esitato a imporre nuove restrizioni. Anche se la paura della pandemia, che ha ormai provocato oltre un milione di morti nel mondo, contribuisce a far rispettare le norme anticontagio, in ogni parte d’Europa spuntano movimenti contro le mascherine e manifestazioni contro i provvedimenti dei governi considerati liberticidi o incoerenti.
In Germania a fine agosto militanti di estrema destra hanno tentato l’assalto al Parlamento ma anche in Italia alcuni leader politici come il leghista Salvini tentano di sfruttare la pandemia a scopo strumentale di propaganda politica. Lui, ma anche altri politici di opposta tendenza politica, hanno sottovalutato all’inizio la portata dell’epidemia facendo affermazioni sprezzanti e tenendo anche in seguito atteggiamenti irresponsabili.
Ci sarebbe il caso di Berlusconi che dovrebbe fare riflettere, non soltanto i politici ma in genere su cosa significhi contrarre il virus che per l’isolamento genera, anche quando si comincia guarire, una forte depressione dovuta allo stato di isolamento. Al punto che lo stesso leader del centrodestra ha chiesto nei giorni scorsi di tornare in ospedale. Il giusto e utile distanziamento sociale non dovrebbe trasformarsi in isolamento: le vittime del virus morte in terapia intensiva senza neppure un ultimo saluto dei propri cari dovrebbero ricordarci costantemente una sorta di pietas, senza la quale la nostra vita, anche quella di chi sopravvive, diventa molto meno nobile.
Tutto questo non impedisce che aumentino sia la confusione che l’insofferenza. Ogni qual volta si deve ricorrere a provvedimenti restrittivi si incontra qualcuno che alza il sopracciglio, che avanza ipotesi strampalate e deliranti teorie complottiste. Certo bisogna far camminare l’economia, tenere vive le attività sociali essenziali come la scuola, riprendere ad avere conforto dall’arte, dalla musica, dal teatro, ben sapendo che siamo ancora nel mezzo della pandemia e che non ci vuole tanto a portare di nuovo verso il collasso le strutture sanitarie.
Ci vorrà ancora tempo, perché sull’uso prossimo dei vaccini, dopo un certo entusiasmo di qualche settimana fa, la scienza sta frenando. Gli atteggiamenti negazionisti sul virus, che tanto hanno pesato all’inizio dell’epidemia, provocando migliaia di morti, qui in Europa e nel mondo, non aiutano. Purtroppo ci sono Paesi guidati da fieri imbecilli come Trump e Bolsonaro (e non dimenticatevi dello stesso Johnson prima maniera): loro hanno generato confusione, insofferenza e sono responsabili di migliaia di morti. Prima o poi, si spera, ne pagheranno il prezzo.
Fonte: Quotidiano del Sud
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