“Nel mondo ci sono oggi 740 milioni di migranti, mai ce n’era stato un numero così alto”. La rivelazione choc non è di un politico, ma del direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva, in una sede ufficiale, durante il suo discorso di saluto a Papa Francesco per la Giornata mondiale dell’alimentazione.
I migranti “rappresentano una sfida alla quale siamo chiamati a rispondee in modo ordinato e giusto”, ha aggiunto Silva, che ha ricevuto in dono da Bergoglio, in ricordo della sua visita all’Organizzazione mondiale per l’alimentazione, una scultura di marmo dell’artista trentino Luigi Prevedel, che raffigura un’immagine simbolo della tragedia delle migrazioni, il piccolo profugo siriano Aylan, annegato davanti alla spiaggia turca di Bodrum nell’ottobre 2015.
Invece, il commissario europeo per i Migranti, Dimitris Avramopoulos, in un’intervista al ‘Messaggero’ ha lodato l’Italia per il suo lavoro. “Nessun migrante salvato in mare è stato riportato in Libia e il ministro Minniti sta facendo un lavoro gigantesco, in linea con il principio del non respingimento”, ha detto.
“La responsabilità della situazione dei Migranti in Libia – ha proseguito Avramopoulos – è prima di tutto delle autorità libiche, che almeno nelle aree sotto il loro controllo devono adottare misure per garantire che i diritti umani dei Migranti siano pienamente rispettati e combattere contro le organizzazioni criminali. Negli ultimi mesi la Ue ha lavorato a stretto contatto con la comunita’ internazionale per sostenere la stabilizzazione della Libia”.
Il commissario Ue, che non ha accennato al flop delle rilocations, ha poi concluso dicendo: “E’ inutile dire che ci troviamo di fronte ad una situazione travolgente e l’Italia, nei nostri sforzi comuni, è all’ avanguardia”.