Azionario stagnante. Euro a 1,0867. BoE ferma

Segni misti in chiusura tra i principali listini europei. Le Borse del Vecchio Continente hanno preferito “adagiarsi” nonostante i numerosi spunti giunti dalla macroeconomia e dalle Banche Centrali. …

Segni misti in chiusura tra i principali listini europei.

Le Borse del Vecchio Continente hanno preferito “adagiarsi” nonostante i numerosi spunti giunti dalla macroeconomia e dalle Banche Centrali.

Nel consueto Bollettino mensile la BCE ha fatto sapere che valuterà nuove misure a dicembre a causa dei crescenti rischi al ribasso dell’economia. Un concetto, questo, ribadito successivamente dal Presidente Mario Draghi.

Nelle “Previsioni d’autunno“, invece, la Commissione europea ha preannunciato una moderata ripresa per l’Eurozona con un PIL in crescita dell’1,6% nel 2015 e dell’1,8% nel 2016.

Il supporto della BCE e il sostanziale ottimismo di Bruxelles non sono però bastati agli investitori, che hanno optato per qualche presa di beneficio e per la cautela in vista del Job Report di domani.

Tra l’altro in un’audizione al Congresso, la Chairwoman della Federal Reserve, Janet Yellen, ha affermato che l’Istituto USA potrebbe alzare i tassi già nel meeting di dicembre perché i rischi di downside per l’economia USA provenienti dall’economia globale sono diminuiti.

Queste parole, assieme alla crescita oltre le attese degli occupati ADP diffusi ieri, hanno messo di malumore Wall Street con evidenti ripercussioni sull’azionario europeo.

Sul valutario l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,087 mentre tra le commodities l’Oro è sostanzialmente stabile su 1.106 dollari l’oncia, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,78% e continua a trattare a 45,96 dollari per barile all’indomani dei dati sulle scorte di greggio negli States che hanno mostrato un aumento degli stock.

Sale lo spread, attestandosi a 110 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all’1,71%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, Francoforte termina con un guadagno dello 0,39%, Parigi porta a casa un +0,64%. Male Londra (-0,75%), trainata al ribasso dalle materie prime in scia al nuovo calo dei prezzi del settore.

Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,40% sul FTSE MIB, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata martedì scorso.

Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,57 miliardi di euro, in calo del 13,04%, rispetto ai 2,95 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 247.782, rispetto ai 270.350 precedenti.

Tra i 222 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 86, mentre 123 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 13 azioni.

Tra i best performers di Milano, si distinguono Mediolanum e Azimut nel giorno della pubblicazione del bilancio. Quello di Mediolanum ha mostrato utili in aumento del 26%, quello di Azimut profitti da record.

Corre Campari grazie ad una promozione.

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Saipem, che continua ad accusare il calo delle quotazioni petrolifere.

Vendite a piene mani su Prysmian, con gli investitori che non sembrano aver recepito bene i conti diffusi nel pomeriggio, pure in miglioramento.

Male le banche, in particolare il Banco Popolare e Banca Mps.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, SOL, OVS e Brunello Cucinelli.

In caduta libera Astaldi e il Credito Valtellinese. (da Teleborsa)

_____________________

Un’ondata improvvisa di vendite ha portato gli indici americani in ribasso. Il petrolio e’ ancora in calo, con il WTI a quota $46. La presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha ripetuto anche oggi che il percorso per un rialzo dei tassi Usa e’ ormai quasi certo, alla luce dei buoni segnali di ripresa dell’economia americana.

Tuttavia salgono le nuove domande di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti, ad un ritmo superiore rispetto a quanto stimato dagli analisti. Nella settimana al 31 ottobre i “claims” hanno mostrato un incremento di 16.000 unità a 276.000, rispetto alle 260.000 non riviste della settimana precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che stimavano una crescita di domande a 262.000. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 262.750 unità, in rialzo di 3.500 unità rispetto alla settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuto un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 24 ottobre le richieste continuative dei sussidi sono salite di 17.000 unità a 2,163 milioni. La media delle ultime quattro settimane si è attestata a 2.161.500 unità, in calo di 11.500 unità rispetto alla settimana precedente.

________________

Market Update – BoE: Non siamo ancora pronti al rialzo dei tassi

Market Strategy di MPS Capital Services

 

La BoE nella riunione odierna ha confermato il tasso di riferimento allo 0,5%, ancora una volta con il solo voto contrario del membro  McCafferty.

L’Istituto ha rivisto al ribasso le stime sull’inflazione dichiarando che i prezzi al consumo cresceranno dell’1% non prima della seconda metà del 2016. Sull’outlook inflattivo, secondo il board, continua a pesare il calo delle materie prime e la forza della sterlina, i cui effetti persistenti diminuiranno solo gradualmente nel corso dei prossimi tre anni. I rischi sull’inflazione per i prossimi due anni continuano ad essere al ribasso.

La Banca ha anche rivisto leggermente al ribasso le stime sul PIL 2016 (2,5% da 2,6%) citando il rischio di ulteriore debolezza da parte delle economie emergenti.

Riguardo al rialzo dei tassi, la maggioranza del board ha ritenuto che l’attuale dinamica dei prezzi non “era abbastanza forte da giustificare una politica restrittiva. Su tale tema il governatore, Carney, ha ribadito che i rialzi futuri saranno comunque “graduali e limitati”.

La reazione dei mercati è stata la seguente: calo dei tassi governativi concentrato soprattutto sulla parte a breve e contestuale deprezzamento della sterlina. Il cambio EurGbp, dopo aver toccato in mattinata i minimi da metà agosto, si è riportato sopra quota 0,71.

Tasso di cambio spot EurGbp (intraday)

 

 

 

 

 

 

Passano in positivo le principali borse europee, a fine mattinata, dopo una partenza in sordina, anche se la cautela continua a prevalere sugli scambi nel Vecchio Continente.

A dare linfa ai mercati di Eurolandia, sono state le stime ottimistiche annunciate dalla Commissione europea, nel report sulle previsioni d’autunno: la crescita dell’Eurozona aumenterà nel 2016, parallelamente ad un calo della disoccupazione e dei deficit di bilancio, ma in modo disomogeneo uniforme fra i vati Paesi membri.

Altre indicazioni sull’Unione sono giunte in mattinata dalla BCE: il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, in un intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università cattolica di Milano, ha confermato quanto anticipato dal bollettino della banca centrale europea, pubblicato stamane: ovvero che l’istituto di Francoforte deciderà al prossimo meeting di dicembre se ci sarà bisogno di potenziare il suo attuale programma di acquisto titoli, cosiddetto QE.

L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, a quota euro a 1,0876 dopo le deboli indicazioni giunte dalla prima economia europea. Gli ordinativi industriali in Germania sono scesi per il terzo mese consecutivo, sotto il peso della lenta crescita in Cina e della recessione nei mercati emergenti. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.108,4 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno e segna un +0,26%.

Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a 107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all’1,66%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, buoni spunti su Francoforte, che mostra un ampio vantaggio dello 0,91%; tentenna Londra, che cede lo 0,53%. Ben impostata Parigi, che mostra un incremento dello 0,98%. Segnali positivi giungono anche dai derivati statunitensi, con gli investitori in attesa di nuovi aggiornamenti sull’andamento del mercato del lavoro statunitense, dopo quelli pubblicati ieri, e, in vista del dato chiave domani, sul tasso di disoccupazione. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,27%.

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla nel comparto del lusso, YOOX NET-A-PORTER, con un forte incremento (+2,08%).

Tonica Campari che evidenzia un bel vantaggio dell’1,61% grazie al “buy” di Citigroup.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saipem, -1,89%. Sempre nel comparto oil, recupera terreno Tenaris +0,77% che ha perso 355 milioni nel terzo trimestre.

Sostanzialmente debole Enel, che registra una flessione dell’1% dopo che Goldman Sachs ha abbassato il giudizio sul titolo a “sell”. Lo stesso broker ha anche rivisto al ribasso la raccomandazione su Enel Green Power (-0,51%) a “neutral”.

Si muove sotto la parità Generali Assicurazioni, evidenziando un decremento dello 0,80%, nel giorno in cui ha alzato il velo sui primi 9 mesi del’anno.

Nel FTSE Star, prosegue il crollo di Mondo TV (-14%) che ha svelato il piano industriale al 2016-2020. (Teleborsa)

Tag

Partecipa alla discussione

6 commenti

  1.   

    Caro mio, è sufficiente nascere e vivere in sicilia per essere eroi

  2.   

    Ah! poaretto mi! Son solo soletto a parlar de assioni…..
    Comunque una vocina mi aveva detto che saremmo andati incontro a qualche settimana di lateralità e, tutto sommato la prima è stata così. Oggi però nel pomeriggio qualcosa si è risvegliato (o qualcosa è stato digerito) e si chiude in bellezza. Io avevo una bella posizione aperta che ho mantenuto pur non avendo molto tempo a disposizione per monitorarla e oggi mi sta andando bene. Peccato abbia venduto con piccolo guadagno le Unipol….. vendi, guadagna poi pentiti, pensate, se ero in Sicilia mi avrebbero dato un impiego a Roma a fare un c**** come i 15 pentiti (li hanno chiamati eroi…). Mah! Chi lo sa se c’è anche emtrader fra di loro….

  3.   

    E il Gas che mi combina oggi un bel + 3,5%

  4.   

    Le azioni USA ( commodity ) rimbalzano per qualche giorno , poi tutti a vendere verso nuovi minimi ..

    Bisogna stare attenti su questo settore

    Se il Gold con il Silver , idem Copper , Coal , Ferro , Alluminio, non smettono di scendere la vedo male

    Speculazione in atto da troppo tempo

    Pensi di entrare sul minimo , invece resti incastrato , americano figlo di una buona donna :)))

  5.   

    Davide , oggi al floor stanno vendendo a piene mani il settore..

    BASIC MATERIALS – 1.82 % Real Time

  6.   

    Fotterex e Mercati: domani giornata campale, con i non farm payroll USA che, se in linea con le attese, apriranno la strada al rialzo dei tassi di interesse sul Dollaro il 16 Dicembre, cosa fortemente voluta dalla Yellen. Ovviamente ci saranno finte e controfinte, questo lo sappiamo. Ma, poichè tutto sembra essere pronto per l’evento, sarà meglio non fidarsi.