Le maggiori banche tedesche hanno trovato un impensabile alleato nella loro “battaglia” per rivitalizzare la cronica scarsa redditività del loro settore: sono i bassi tassi di interesse bassi, gli stessi contro cui la maggior parte delle banche dell’Eurozona si lancerà quando sarà il momento di tirare le somme sugli introiti del secondo trimestre 2017, ovvero nei prossimi giorni.
Secondo un’analisi del Financial Times, la durissima competizione, combattuta a colpi di tassi di deposito e servizi a basso costo, offerti dal monolite tedesco delle banche del settore pubblico, ha lasciato i primi cinque istitituti di credito del paese con margini estremamente bassi e una quota di mercato collettivo di appena il 30%.
Con le politiche della Bce con i tassi al di sotto dello 0% i modelli tradizionali di business delle banche al dettaglio ha barcollato di fronte alla pressione insostenibile, tanto da dover fare i conti con spese ingenti per tenere i depositi dei clientì, mentre il margine di guadagno sui prestiti si è ridotto sensibilmente. Tutto questo significa che lo scenario competitivo sta cambiando.
Anche se le grandi banche tedesche sono state colpite dai tassi negativi della Bce, hanno comunque chiarito di non avere alcune intenzione di “scaricare” i depositi delle famiglie. Se poi la Germania ha alleati “inaspettati”, c’è da scommetere che questa situazione di incertezza svanirà presto, molto presto. Forse anche troppo presto.