Bitcoin è sceso sotto i $7.000 domenica per la prima volta da maggio. Il prezzo del bitcoin (BTCUSD -3,78%) ha toccato $6.749, secondo Coindesk.com, dopo essere crollato di circa -25% nell’ultimo mese.
A giugno, la principale criptovaluta ha superato per la prima volta quota $9.000 in più di un anno, sorpassando infine i $13.000. Bitcoin aveva toccato un massimo assoluto di quota $20.000 nel dicembre 2017.
Il recente crollo è stato attribuito all’ annuncio della Cina che non tollererà il trading di criptovalute. Una dichiarazione della People’s Bank of China di venerdì ha avvertito che la banca centrale di Pechino stava aumentando “la supervisione e il controllo per combattere le transazioni in valuta virtuale”.
Anche il Ceo di Morgan Stanley attacca bitcoin: “pura speculazione”
“Gli investitori dovrebbero stare attenti a non scambiare la tecnologia blockchain con la valuta virtuale”, si legge nel comunicato della banca centrale cinese, avvertendo dei numerosi rischi del trading in criptovalute.
Negli ultimi mesi si è anche ipotizzato che la Cina si stesse preparando a lanciare una sua valuta digitale gestita dallo stato, anche se la PBoC ha negato tali rumor all’inizio di quest’anno.
Prosegue il crollo di Bitcoin, tocca al ribasso $3000 (-35%). QUI QUOTAZIONI IN TEMPO REALE
Il bitcoin non è l’unica valuta digitale a soffrire: Ethereum (ETHUSD -4,54%) è sceso del 22% rispetto allo scorso mese e Ripple (XRPUSD -5,44%) è sceso del 25% nello stesso periodo di tempo. Tuttavia, il prezzo di Bitcoin è aumentato dell’85% da inizio anno, mentre Ethereum è aumentato dell’8% e Ripple è sceso del 37% nel 2019.
Domenica sera, la capitalizzazione di mercato del bitcoin era di $ 126,3 miliardi, secondo Coinmarketcap.com, mentre Ethereum era di $15,5 miliardi e Ripple di $ 9,7 miliardi. Un totale di circa $170 miliardi è stato cancellato dal mercato da giugno, a seguito di vendite di massa in tutte le tre valute digitali, riferisce Forbes.