Le mappe pubblicate dall’ufficio studi della Hsbc mettono in guardia dall’arrivo di un nuovo pericolo per lo stato di salute dell’economia globale.
Dimenticate la Cina. Se è vero che le preoccupazioni sull’economia di Pechino stanno mettendo a ferro e fuoco i mercati internazionali, il rallentamento della crescita asiatica non è il solo ostacolo per lo sviluppo mondiale. Secondo gli economisti della HSBC, insieme alla Cina, a frenare il Pil del mondo nei prossimi mesi saranno Brasile e Russia.
E’ quanto emerge dall’analisi di uno studio corredato da alcune mappe messe a punto dalla banca inglese HSBC, che fanno il punto sullo stato di salute dell’economia globale. Sotto i riflettori degli economisti è finito prima di tutto l’andamento del Pil. Nell’ultimo anno, la crescita del Prodotto lordo mondiale ha dovuto tener conto di una contrazione di -2,6% in Brasile e di -4,6% per la Russia.
Come se non bastasse, i due paesi sono anche quelli che al momento registrano il tasso più alto di inflazione: +15,6% in Russia, +9% in Brasile.
Ad un quadro già di per sé a tinte abbastanza fosche, si aggiunge un altro aspetto poco confortante che, in questo caso riguarda solo Mosca: la crescita della popolazione in età lavorativa dovrebbe rimanere stagnante a fronte dell’accelerazione prevista nel resto del mondo.